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Non solo Yamal: Mastantuono, Lewis-Skelly, Echeverri, Doué e gli altri baby fenomeni

Non solo Yamal: Mastantuono, Lewis-Skelly, Echeverri, Doué e gli altri baby fenomeni

La semifinale di Champions League tra Inter e Barcellona ha consacrato Lamine Yamal, il bambino prodigio diciassettenne dalle movenze messianiche, come il futuro miglior giocatore al mondo. Se Yamal si è già affermato ai massimi livelli, ci sono molti altri talentuosi ragazzini sul punto di prendersi la scena. Sempre che non l’abbiano già fatto. Ma quali sono gli altri piccoli fenomeni nel mondo? Eccone 10 da tenere d’occhio.

10) Myles Lewis-Skelly

Myles Anthony Lewis-Skelly è un calciatore inglese di 18 anni, prodotto del settore giovanile dell’Arsenal. Nasce centrocampista, ma quest’anno ha conquistato a suon di prestazioni la titolarità nell’Arsenal semifinalista di Champions League giocando da terzino sinistro su indicazione di Arteta. In entrambe le partite contro il Psg ha impressionato per la sua estrema maturità soprattutto in fase di gestione del pallone, frangente in cui Lewis-Skelly risulta sempre molto lucido, complice senza dubbio il suo ruolo d’origine. Per prendere il posto di un veterano come Zinchenko devi essere un giocatore vero e questo terzino sinistro che, a marzo, è stato anche convocato per la prima volta in nazionale maggiore, sembra davvero essere nato per reggere con serenità anche i palcoscenici più prestigiosi.

(reuters)
9) Rodrigo Mora

Trequartista del Porto alto 1,68, classe 2007, Rodrigo Mora non ha un dribbling fulminante o una velocità incontenibile. Non ha passaggi illuminanti o un grandissimo tiro. Eppure, Rodrigo Mora ha qualcosa che lo fa brillare di una luce diversa. Rodrigo Mora si muove in sincronia assoluta con il pallone e sembra essere un giocatore allo stato liquido, capace di modellarsi e di prendere la forma dello spazio in cui si deve insinuare. Ciò che però impressiona è la sua consapevolezza. Rodrigo Mora si comporta come chi è assolutamente cosciente di essere superiore agli altri. Con quell’esultanza, la scrollata di spalle, come a dire “Che vi aspettavate, sono davvero così bravo”. Questa è stata la sua prima stagione in prima squadra dopo aver militato per due anni nel Porto B, e ha conquistato immediatamente un posto da titolare e l’attenzione della maggior parte dei top club europei.

8) Kostantinos Karetsas

Probabilmente il nome meno noto di questa lista, ma basta un secondo, un frammento del calcio di Karetsas per capire che ha qualcosa di diverso da tutti gli altri. Potrà sembrare un giudizio affrettato, dal momento che questo fantasista greco del Genk conta appena trenta presenze in prima squadra e tre gol. Ma i numeri non sempre raccontano tutto e le movenze, il tocco di palla e soprattutto la sua visione di gioco estremamente evoluta ricordano tantissimo Arda Güler e Bernardo Silva. A marzo ha esordito in nazionale con la Grecia, nonostante abbia passato tutta la vita in Belgio. Una scelta forte, che denota attaccamento alle proprie origini. Se queste sono le premesse, c’è in serbo un grande futuro per la nuova stella del calcio greco. Il suo valore di mercato è ancora molto contenuto e potrebbe rappresentare un’occasione irripetibile per le squadre italiane.

7) Claudio Echeverri

L’Argentina è terra di grandi talenti e Claudio Echeverri è uno dei più brillanti. Trequartista del River Plate dalle spiccate doti di inserimento, “El Diablito” Echeverri a giugno approderà nella piovosa Manchester, sponda Citizens, per raggiungere un Pep Guardiola che si sta già sfregando le mani. Costato poco meno di 20 milioni, Echeverri sembra già pronto per il calcio europeo perché unisce la qualità estrema tipica degli argentini ad una capacità innata di determinare e di dimostrarsi concreto nonostante la giovane età. Sarà interessante vedere come saprà integrarsi in un calcio organizzato come quello richiesto e tramandato da Guardiola. Chissà, magari lo vedremo già nel prossimo Mondiale per Club a giugno.

6) William Estevao

Le squadre inglesi hanno occhio puntato sul Sudamerica. Stavolta è stato il Chelsea il più tempestivo nell’aggiudicarsi le prestazioni di William Estevao. Esterno d’attacco classe 2007 del Palmeiras che incarna la nuova speranza del calcio brasiliano. I Blues hanno speso 60 milioni per prenderlo. Le immagini di questo ragazzo che giungono dal Brasile non lasciano dubbi: Estevao sembra davvero un “craque”. Uno che quando calcia con il sinistro piazza la palla all’incrocio come se avesse un joystick della PlayStation al posto dei piedi. Il tempo ci dirà se sarà in grado di confermare questo livello anche in Europa.

5) Endrick

Su Endrick Felipe Moreira de Sousa è piombato il Real Madrid già la scorsa estate, quando questo ragazzino corpulento, all’epoca al Palmeiras, aveva solo 16 anni. Eppure Endrick non sembra affatto un giovane timoroso che è appena approdato nel club più grande del mondo. C’è un’azione in particolare di quest’anno che fotografa perfettamente di che tipo di giocatore si tratti. Real Madrid-Stoccarda di Champions League. Al minuto 95 il brasiliano guida il contropiede. A destra Vinicius. A sinistra Mbappé. Endrick li ignora, tira da 25 metri e trafigge il portiere. Personalità allo stato puro.

(reuters)
4) Warren Zaire-Emery

Questo nome circolava molto di più l’anno scorso, perché Zaire-Emery era a tutti gli effetti un titolare del Psg, squadra che lo ha cresciuto fin dalle giovanili. Con l’esplosione di Vitinha e la scoperta di Joao Neves, questo centrocampista francese diciannovenne ha perso la titolarità, ma rimane una delle “future stars” più brillanti del panorama mondiale. Zaire-Emery è un centrocampista moderno, duttile, tecnico, completo. Il giocatore ideale per qualunque squadra. Non è un caso che si parli di un’offerta del Liverpool da 60 milioni per portarlo via da Parigi. Sarà difficile però, che Luis Enrique scelga di privarsi di uno di uno dei principali esponenti del Psg del futuro.

(afp)
3) Franco Mastantuono

Quando si parla di Franco Mastantuono, non è possibile farlo senza sbilanciarsi. Perché questo nome è finito sulla bocca di tutti per la sua punizione meravigliosa nel Superclasico contro il Boca Juniors. Trequartista mancino classe 2007, del River Plate, Mastantuono è la miccia che accende il subconscio di ogni amante del pallone. Ogni sua giocata è dedicata all’unico fine di creare calcio. Per lui il terreno di gioco è una tela su cui dipingere con il suo sinistro benedetto. Mastantuono è un artista del calcio, uno che fa cantare il pallone, ma soprattutto è uno di quei giocatori che hanno un’aura diversa. Lui, al contrario di Estevao, Endrick e Echeverri non è stato ancora acquistato da nessuna delle big europee, ma la sensazione è che il suo prezzo possa diventare davvero qualcosa di stratosferico. Sarà la carta scelta dal Real Madrid per contrastare il dominio di Lamine Yamal?

(reuters)
2) Pau Cubarsí

12 Marzo 2024. Il Barcellona sta per affrontare il Napoli negli ottavi di finale di Champions League e per fronteggiare Osimhen, Xavi schiera un bambino di 17 anni: Pau Cubarsí.

E in pieno stile catalano, Cubarsí non si mette in mostra per chiusure difficili o duelli corpo a corpo, bensì scende in campo e inizia a distribuire palloni con la precisione di un regista. Tocchi di prima, cambi di gioco a 60 metri. Cubarsí è il difensore del futuro. Nato nelle fila del Girona e subito preso, quando non aveva nemmeno 10 anni, dal Barça che lo girò poi alla squadra B per crescerlo nel modo giusto. Certo, contro l’Inter i catalani non hanno brillato per la fase difensiva, ma parliamo di uno che a 18 anni gioca come un veterano in semifinale di Champions League. Un talento generazionale.

1) Desiré Doué

Il miglior giocatore Under 20 dopo Lamine Yamal. Con le sue eccellenti doti nel dribbling e nei numeri funambolici, Doué sembra la reincarnazione di Neymar: Luis Enrique non ha esitato un momento a dargli la maglia da titolare nel tridente stellare del suo Psg, anche alle spese di un grande giocatore come Barcola. Doué è calciatore eclettico che unisce un’eccellente tecnica ad un’inaspettata muscolarità. Ha giocato per tutta la sua breve carriera al Rennes, prima che i parigini sborsassero oltre 50 milioni per il suo cartellino. Questo esterno d’attacco francese ha avuto un’ascesa vertiginosa nel 2025 che culminerà con la finale di Champions League contro l’Inter. Il 3 giugno compirà 20 anni. Semplicemente impressionante.

(afp)
repubblica

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