Sicurezza Angelozzi: «Di Francesco top, il Lecce ha scelto bene»

Ha lavorato con Eusebio Di Francesco per tre stagioni, il direttore sportivo Guido Angelozzi. Ha collaborato con il trainer pescarese nel Sassuolo, nel 2015/2016 e nel 2016/2017, mentre nel 2023/2024 lo ha voluto sulla panchina del Frosinone. Il dirigente di Catania, che è stato in forza al Lecce dal 2005/2006 alle prime giornate dell’annata 2009/2010 (sino al conferimento a Gigi De Canio del ruolo di allenatore-manager), conosce quindi molto bene il nuovo allenatore della formazione salentina.
«Stimo tantissimo Di Francesco - esordisce Angelozzi - Quando sono stato assunto dal Sassuolo nel 2015/2016 lui era già alla guida dei neroverdi da tre stagioni, compresa la prima, coincisa con la storica promozione in A del team emiliano. Disputammo un campionato di prim’ordine, con una compagine che annoverava tanti giovani e che esprimeva un calcio divertente ed efficace. Ci classificammo sesti, ottenendo il pass per l’Europa League».
Nel 2016/2017, il Sassuolo si piazzò dodicesimo: «Fummo condizionati dal doppio impegno, che pesa sempre, soprattutto per quelle squadre che non sono abituate. In A non fummo brillanti come nell’annata precedente, ma non demeritammo. In Europa League, invece, ci regalammo belle soddisfazioni, battendo per 3-0 il Lucerna, la Stella Rossa Belgrado e l’Athletic Bilbao. Si continuò a parlare dell’undici neroverde come di un complesso capace di raggiungere i risultati attraverso il gioco. Di Francesco lanciò giocatori del calibro di Lorenzo Pellegrini, Stefano Sensi, Matteo Politano, Pol Lirola, Domenico Berardi».
Angelozzi si sofferma sul lavoro che il trainer abruzzese porta avanti con le nuove leve: «Sa fare crescere i giovani sia dal punto di vista tecnico che tattico. Riesce a trasmettere la sua voglia di provare a giocarsi le proprie carte contro chiunque. Le sue formazioni non sono rinunciatarie. Tutto ciò crea entusiasmo».
La stagione dell’Europa League è stata l’ultima di Di Francesco a Sassuolo: «Era fatale che attirasse le attenzioni di un grande club e così si trasferì alla Roma, facendo benissimo anche nella capitale, centrando il terzo posto in campionato e portando i giallorossi alla semifinale di Champions, eliminando il Barcellona nei quarti. Insomma, centrò due eccellenti risultati».
Le strade di Angelozzi e Di Francesco si sono incrociate di nuovo nel 2023/2024: «Da responsabile dell’area tecnica del Frosinone pensai subito a lui e non sbagliai, a dispetto del fatto che siamo retrocessi all’ultima giornata, in quanto alcune squadre hanno un po’ mollato la presa. Ma abbiamo schierato la compagine più giovane d’Europa in un torneo di prima fascia, un complesso che ha sciorinato un calcio di buon livello su tutti i campi e contro tutte le rivali. Anche in Ciociaria, Eusebio ha lanciato numerosi giovani e la maggior parte di loro si sono disimpegnati bene in massima serie nella stagione passata in archivio e sono destinati a continuare a crescere nei nuovi club di appartenenza».
Nel 2025/2026, Di Francesco allenerà il Lecce: «Corvino conosce il calcio e la serie A come pochi. Sa scegliere i tecnici ed i calciatori. La società salentina è solida, organizzata ed ha le idee chiare sulla strada da percorrere. Insomma, l’ambiente giusto per permettergli di lavorare bene. Per un sodalizio che punta a conservare la categoria, ma anche a valorizzare i giovani per poi cederli e mettere a bilancio quelle plusvalenze che sono linfa vitale, il tecnico pescarese è una risorsa di rilievo».
Di Francesco tornerà a Lecce dopo l’esperienza, culminata con l’esonero, vissuta nel 2011. Avrà quindi l’occasione per prendersi la rivincita: «Non penso che approccerà la nuova avventura con questa idea. Si tratta di un impegno professionale che lo stuzzica senz’altro parecchio e nel quale ci tiene a dare il meglio ed a fare bene. Con lui, tra l’altro, tornerà nel Salento anche il preparatore atletico Massimo Neri, che ha collaborato con il club giallorosso già ad inizio carriera. E’ un altro professionista esemplare, che sa fare bene il proprio lavoro e che da due annate è entrato a fare parte dello staff del trainer abruzzese».
La Gazzetta del Mezzogiorno