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Varese - Ultima Generazione protesta contro Carrefour a Varese. “Complici del genocidio” - Varese Laghi - Varese News

Varese - Ultima Generazione protesta contro Carrefour a Varese. “Complici del genocidio” - Varese Laghi - Varese News

Azione anche a Varese, nell’ambito della campagna Il Giusto Prezzo di Ultima Generazione: davanti al supermercato Carrefour a Varese: mentre una persona filmava, un attivista del gruppo ha tenuto un breve discorso in cui denunciava «la complicità di Carrefour con il genocidio in Palestina» e invitava le persone presenti a boicottare la grande distribuzione organizzata (GDO).

L’obiettivo è chiaro: raccogliere almeno 100.000 adesioni entro l’11 ottobre, per lanciare un boicottaggio nazionale e produrre una pressione economica visibile. Questa azione fa parte di una serie di azioni avvenute in diverse città italiane, L’Aquila, Foligno, Sassari, Bologna, Torino, Roma. «A Roma a quattro persone è stato impedito di entrare in un’Esselunga. In altre città, personale della Digos era presente e ha provveduto a identificazione e controlli». Il monitoraggio viene denunciato come atto ostile: «Una pressione preoccupante nei confronti di manifestazioni totalmente pacifiche e nonviolente. All’indomani dell’approvazione del Dl Sicurezza stanno già pensando a nuovi modi per criminalizzare le forme di protesta?»

Perché Ultima Generazione invita a boicottare Carrefour?

Carrefour è accusata di essere complice di quanto sta accadendo in Palestina in virtù di «rapporti economici con aziende israeliane coinvolte nell’occupazione dei territori palestinesi», di quei territori cioè che formalmente appartengono ancora a Egitto, Giordania e Siria, sono sotto regime di occupazione militare dal 1967, dovrebbero divenire Stato palestinese (che nel frattempo viene riconosciuto da sempre più Paesi) ma vengono erosi anche dagli insediamenti illegali, le colonie.

Ultima generazione aderisce alla campagna di boicottaggio economico denominata Bds. «Dal 2022 la multinazionale francese ha avviato un franchising con la società israeliana Electra Consumer Products e la sua controllata Yenon Bitan, entrambe attive nelle colonie israeliane illegali. Sugli scaffali dei punti vendita della Yenon Biten, in territori occupati illegalmente, si trovano prodotti Carrefour; “inoltre – ricorda il movimento BDS – il Gruppo Carrefour e le sue filiali locali sostengono apertamente l’esercito di occupazione israeliano nel massacro che si sta svolgendo a Gaza, consegnando razioni alimentari ai suoi soldati. Ciò costituisce un sostegno logistico al genocidio dei palestinesi a Gaza».

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