Vlahovic vale un acconto di Kolo Muani: il Milan mette la contropartita sul piatto Juve

Tutti gli scenari possibili della pista che potrebbe portare il serbo alla corte di Allegri, agevolando al contempo la trattativa per il francese
Trovare un incastro: non sembra fatto d’altro, il mercato della Juventus. E non sarà fatto d’altro finché tappi, emergenze ed eventuali complicazioni non saranno esaurite. Così, a occhio, quella relativa a Dusan Vlahovic ha attraversato qualsiasi fase, e ora è pronta a entrare in quella decisiva: anche ieri ci sono stati nuovi contatti per facilitare l’uscita dai bianconeri, con un’apertura netta e diretta da parte del Milan - a oggi principale pretendente - a trovare una soluzione. L’ultima idea: una contropartita tecnica da aggiungere a una base cash. Un giocatore in cambio che però possa realmente interessare ai bianconeri, impegnati nella ricerca di un centrocampista centrale, fermi sull’esterno (finché non usciranno Nico Gonzalez e Weah) e intenzionati quanto prima a risolvere il rebus Kolo Muani. Come prima mossa, quasi tattica, è possibile allora che i rossoneri nelle prossime ore arrivino a offrire uno degli esuberi presenti in rosa.
Non esattamente un modo per arrivare presto alla conclusione, però un gesto, questo sì, per dimostrare volontà di andare avanti, soprattutto davanti alle rimostranze bianconere mostrate alla proposta - soltanto accennata - da 10 milioni di euro. Un numero non messo lì, non a caso: è il limite massimo entro il quale i dirigenti di Max Allegri vogliono spingersi, giocando sul fattore tempo e dimostrandosi comunque attivi, sul pezzo, attenti a qualsiasi sviluppo. La Juve non ha mai aperto a un’offerta così bassa, né ha intenzione di farlo a stretto giro, nonostante Dusan rappresenti un problema conclamato e sia stata condivisa - giocatore compreso - la volontà di separarsi a fine anno. Dunque, incastri. Incastri ovunque. Incastri possibili, non da tagliare, cambiare, farseli andare bene comunque. Incastri plausibili, almeno in sede di trattativa. Poi si vedrà.
Kolo non molla la Juve, il Psg non molla KoloLa delicatezza del momento si registra facilmente dando uno sguardo sul fronte Kolo Muani: il francese prosegue nel suo personalissimo voto di fiducia alla Juventus, messa al centro di ogni discorso fatto col Psg. L’attaccante a Torino si è trovato divinamente e pure le promesse di Tudor - dal mister in primis è partita l’opera di convincimento per la permanenza - hanno fatto la differenza. Il Paris però non molla perché convinto di trovare un’alternativa al prezzo fatto, intorno ai 50 milioni, ed è uno dei due nodi ancora da sciogliere prima di procedere eventualmente sulla strada in discesa. Nelle ultime ore si è fatta largo la possibilità che i bianconeri vadano più forti sul titolo temporaneo con obbligo di riscatto, magari aumentando la parte fissa del prestito oneroso e aggiungendo vincoli più facili da raggiungere per finalizzare l’acquisto.
Un’idea? Dieci milioni subito. Per l’affare concluso se ne riparlerà con la conquista della qualificazione alla prossima Champions League. Sensazione: potrebbe bastare, sebbene adesso dalla Francia non sia arrivata un’apertura reale. Come per tutto il resto, un grande alleato può essere il tempo, la sabbia nella clessidra che mette praticamente ogni parte in causa più alle strette. E poi Muani. Muani che può impuntarsi, che lo sta già facendo, e che al Paris campione di tutto (o quasi) eliminerebbe una difficoltà soltanto togliendosi di torno. Tanto vale fargli scegliere la destinazione più gradita.
Ecco, ragionamenti ad alta voce che possono trovare un terreno più fertile soltanto nei prossimi giorni, magari con la sponda dell’addio di Dusan Vlahovic, per il quale adesso l’unica opzione plausibile sembra proprio la strada verso Milanello. Per Allegri, pazientemente in attesa di un attaccante in grado di alzare il livello qualitativo della sua rosa, sarebbe il regalo più gradito in un’estate in cui sta cercando di dare identità, ritmo e difesa ai rossoneri. Poi però servono i gol, e in assenza di grandi budget, il nome non può che essere quello di Dusan Vlahovic. A patto che arrivi l’incastro, il benedetto e maledetto incastro. Che se fosse un puzzle, l’ultimo pezzo da inserire potrebbe davvero diventare una contropartita tecnica.
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Trovare un incastro: non sembra fatto d’altro, il mercato della Juventus. E non sarà fatto d’altro finché tappi, emergenze ed eventuali complicazioni non saranno esaurite. Così, a occhio, quella relativa a Dusan Vlahovic ha attraversato qualsiasi fase, e ora è pronta a entrare in quella decisiva: anche ieri ci sono stati nuovi contatti per facilitare l’uscita dai bianconeri, con un’apertura netta e diretta da parte del Milan - a oggi principale pretendente - a trovare una soluzione. L’ultima idea: una contropartita tecnica da aggiungere a una base cash. Un giocatore in cambio che però possa realmente interessare ai bianconeri, impegnati nella ricerca di un centrocampista centrale, fermi sull’esterno (finché non usciranno Nico Gonzalez e Weah) e intenzionati quanto prima a risolvere il rebus Kolo Muani. Come prima mossa, quasi tattica, è possibile allora che i rossoneri nelle prossime ore arrivino a offrire uno degli esuberi presenti in rosa.
Non esattamente un modo per arrivare presto alla conclusione, però un gesto, questo sì, per dimostrare volontà di andare avanti, soprattutto davanti alle rimostranze bianconere mostrate alla proposta - soltanto accennata - da 10 milioni di euro. Un numero non messo lì, non a caso: è il limite massimo entro il quale i dirigenti di Max Allegri vogliono spingersi, giocando sul fattore tempo e dimostrandosi comunque attivi, sul pezzo, attenti a qualsiasi sviluppo. La Juve non ha mai aperto a un’offerta così bassa, né ha intenzione di farlo a stretto giro, nonostante Dusan rappresenti un problema conclamato e sia stata condivisa - giocatore compreso - la volontà di separarsi a fine anno. Dunque, incastri. Incastri ovunque. Incastri possibili, non da tagliare, cambiare, farseli andare bene comunque. Incastri plausibili, almeno in sede di trattativa. Poi si vedrà.
Kolo non molla la Juve, il Psg non molla KoloLa delicatezza del momento si registra facilmente dando uno sguardo sul fronte Kolo Muani: il francese prosegue nel suo personalissimo voto di fiducia alla Juventus, messa al centro di ogni discorso fatto col Psg. L’attaccante a Torino si è trovato divinamente e pure le promesse di Tudor - dal mister in primis è partita l’opera di convincimento per la permanenza - hanno fatto la differenza. Il Paris però non molla perché convinto di trovare un’alternativa al prezzo fatto, intorno ai 50 milioni, ed è uno dei due nodi ancora da sciogliere prima di procedere eventualmente sulla strada in discesa. Nelle ultime ore si è fatta largo la possibilità che i bianconeri vadano più forti sul titolo temporaneo con obbligo di riscatto, magari aumentando la parte fissa del prestito oneroso e aggiungendo vincoli più facili da raggiungere per finalizzare l’acquisto.
Tuttosport