Weah verso il Marsiglia avvicina Sancho alla Juve: giorni decisivi, la trattativa

È faticoso coltivare l'arte della pazienza: costringe l'osservatore a una scomoda posizione in cui l'attesa zen dell'attimo giusto pare sempre sotto la minaccia del possibile rimpianto, nascosto dietro l'angolo e pronto a stringerti nella sua morsa. Quell'arte della pazienza è la medicina che sta toccando a Jadon Sancho, impaziente di preparare gli scatoloni in quella che è stata la sua Manchester e di incollarci sopra tante etichette con destinazione Torino, Italia. Il tutto mentre un altro dei suoi compagni allo United fuori dal progetto Ruben Amorim, Marcus Rashford, l'attimo fuggente lo ha catturato trovandosi a un passo dalla squadra che voleva, il Barcellona. Lui, Sancho, sogna solo la Juventus e, dopo diversi giorni in cui ha fatto di tutto per spingersi verso la Signora, ha capito che per dare forma ai suoi desideri è necessario che a Torino qualcuno gli faccia posto. E quel qualcuno potrebbe essere Timothy Weah.
Senza uscite la Juventus non è nelle condizioni di far entrare nessuno ed è per questo motivo che l'affare Sancho resta sostanzialmente in stand-by. È vero, teoricamente potrebbe sbloccarsi da un momento all'altro, ma l'impressione è che il direttore generale Damien Comolli non si caricherà di un ingaggio comunque pesante - anche se limato rispetto a quello percepito al Manchester United - senza prima avere la certezza di alleggerire il monte stipendi e di incassare qualche prezioso milioncino dalle operazioni in uscita. L'esterno statunitense può rappresentare la prima tessera del domino, visto che negli ultimi giorni si sono intensificati i contatti con il Marsiglia che ha affondato sul figlio del grande George. A differenza della trattativa saltata a metà giugno per il passaggio congiunto di Weah e Samuel Mbangula al Nottingham Forest, questa volta Timothy apprezza la meta, un ritorno in Ligue 1 in una squadra che peraltro parteciperà alla prossima Champions League agli ordini di Roberto De Zerbi, che lo sta chiamando in Provenza. Considerando che la Juventus non considera il calciatore un esubero, ma nemmeno imprescindibile nel progetto bianconero, ci sono tutti i presupposti perché l'affare vada in porto. Non va dato nulla per scontato, ci mancherebbe, ma si tratta della classica situazione in cui prima si chiude il dossier, meglio è per tutti. Come capita sempre, gli ultimi passi da fare sono sul piano economico e della formula del trasferimento. Ovviamente, la Juventus è partita da una richiesta di trasferimento a titolo definitivo e da lì non avrebbe voluto scostarsi, ma nel gioco delle parti si stanno spingendo verso un prestito. Lì si staglia il limite imposto attualmente dalla Juventus: un obbligo di riscatto con condizioni semplici da raggiungere, proprio quei dettagli che mancano nel percorso che dovrebbe portare alla stretta di mano. Anche se il ballo dei bonus potrà modellare leggermente le cifre, le parti stanno convergendo verso un'operazione da 15 milioni di euro, parziale plusvalenza rispetto ai 10 più due di bonus (e uno di commissioni) investiti dalla Juventus nel 2023 per portare Weah in Serie A dal Lilla.
È altamente probabile che, dopo la prima cessione della Juventus, Sancho si prepari a tornare alla carica. Forse il solo Weah potrebbe non bastare, ma avvicinerà comunque Jadon all'ora della verità, quella in cui capirà se l'arte della pazienza lo ha traghettato a destinazione oppure se lo ha consegnato nelle mani del rimpianto. È già successo una volta nel 2024, il 25enne londinese vuole scongiurare uno spiacevole dejà-vu.
La Gazzetta dello Sport