AI spazzatura invade Google: come trovare contenuti veri

Ultimamente sembra che Google non funzioni più come una volta. E forse non è solo una sensazione. A chi non è capitato di cercare una ricetta, un prodotto da comprare o una soluzione a un problema tecnico, e di ritrovarsi sempre a navigare in un mare di contenuti vuoti, ripetitivi e stranamente robotici. Si chiama “AI slop“, la spazzatura generata dall’intelligenza artificiale che sta inquinando silenziosamente Internet.
I contenuti AI di bassa qualità stanno uccidendo le ricerche di GoogleIl problema è più grave di quanto sembri. Non si tratta solo di qualche articolo mal scritto: è un’invasione sistematica di contenuti di bassa qualità.
Con AI slop s’intende quei contenuti di massa prodotti dall’intelligenza artificiale con poco o nessun controllo umano. A differenza di contenuti AI curati e ben editati, questi articoli sono infarciti di frasi robotiche, informazioni riciclate e approfondimenti superficiali che intasano i risultati di ricerca realmente utili.
Si riconoscono facilmente. Sono quegli articoli dal tono innaturale, recensioni e liste di consigli che non aggiungono nulla di utile. Spesso citano ChatGPT come fonte o, peggio ancora, si citano a vicenda in un loop infinito di contenuti senza valore.
Il problema è che questi contenuti sono ottimizzati per ingannare gli algoritmi di ricerca. Finiscono così in cima ai risultati. E si stanno diffondendo velocemente.
L’incubo dell’AI slopL’AI slop sta conquistando i risultati di ricerca per diversi motivi. Prima di tutto è redditizio. Anche se solo una piccola percentuale di persone clicca su questi articoli o compra qualcosa dai link affiliati, il volume puro rende la strategia conveniente per gli editori. Inoltre, una persona con strumenti AI può generare centinaia di articoli in un solo giorno, senza bisogno di un team editoriale. E purtroppo i motori di ricerca non riescono a tenere il passo.
Google sta correggendo il tiro per rilevare contenuti di bassa qualità, ma l’AI si evolve più velocemente. Mentre modelli come ChatGPT, Claude e Gemini diventano più capaci, la linea tra passabile e ben scritto diventa sempre più labile, rendendo la spazzatura più difficile da individuare.
E chi sta pagando il prezzo più alto sono gli editor umani. Contenuti originali e di valore scritti da persone reali vengono spesso sepolti da contenuti sterili generati dall’AI. Per gli utenti, il costo è il tempo: dover cliccare attraverso cinque o sei pagine inutili solo per trovare una risposta decente è frustrante e francamente estenuante.
come ripulire i risultati di ricercaFino a quando i motori di ricerca non si adegueranno, ci sono alcuni trucchi per trovare informazioni migliori.
Uno dei metodi più efficaci è usare motori di ricerca specifici. Per esempio, se si cercano recensioni genuine o esperienze personali, basta aggiungere “site:reddit.com” alla ricerca (es.”migliori scarpe da running site:reddit.com”). Questo dice a Google di mostrare solo risultati da Reddit, dove persone reali condividono opinioni di prima mano.
Anche filtrare per data è molto utile. I siti che sfornano contenuti AI spesso non mettono la data di pubblicazione sui loro articoli, oppure usano date false per sembrare sempre attuali. Se si restringe la ricerca di Google agli ultimi mesi o all’ultimo anno, è più probabile trovare contenuti scritti da persone reali su argomenti che cambiano nel tempo. Ultimo trucco: usare motori di ricerca alternativi come DuckDuckGo o Perplexity AI.
Ironicamente, alcuni dei migliori strumenti AI come ChatGPT o Claude possono essere più utili dei motori di ricerca. Questi chatbot possono riassumere ricerche e rispondere a domande specifiche. L’importante, è verificare sempre quello che generano.
Il punto, è che gli articoli generati dall’AI dovrebbero essere chiaramente etichettati. I motori di ricerca dovrebbero far salire in cima alla SERP i contenuti creati da esseri umani verificati, specialmente quando si tratta di consigli, recensioni e notizie.
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