Baia dei Mergoli blindata, sopralluogo della Capitaneria di Porto: accesso ancora vietato ai non ospiti

C’è stato questa mattina un sopralluogo della Capitaneria di Porto presso la Baia dei Mergoli, tra Mattinata e Vieste, a seguito delle numerose segnalazioni e proteste sul mancato accesso alla spiaggia, da anni al centro di una polemica sempre più rovente. Un’area di straordinaria bellezza paesaggistica, simbolo del Gargano nel mondo, ma oggi sempre più off limits per i comuni cittadini.
Al momento, l’arenile è accessibile solo agli ospiti delle due strutture ricettive che insistono sulla baia: l’Hotel dei Faraglioni e l’Hotel Baia delle Zagare. Per tutti gli altri, solo 20 pass giornalieri rilasciati dal Comune di Mattinata. E chi non riesce a ottenere l’autorizzazione, può soltanto ammirare i faraglioni con il binocolo da uno dei belvedere sulla litoranea.
A denunciare nuovamente questa situazione è Antonio Arena, titolare di un parcheggio della zona, che da anni si batte per il diritto di accesso libero alla spiaggia. “La Baia dei Mergoli – sostiene – è pubblica e deve essere aperta a tutti, come previsto dalla legge e dalla convenzione edilizia”. Arena sottolinea inoltre che, nonostante parte della spiaggia sia stata interdetta per lavori di messa in sicurezza, il transito sulla battigia non può essere impedito.
Ma la realtà è ben diversa. L’unico modo per raggiungere il versante nord della baia – oggi completamente interdetto – è una mulattiera impervia di due chilometri che attraversa un canale alluvionale, pericoloso in caso di pioggia. Eppure molti turisti continuano a percorrerlo, sperando di raggiungere quella che dovrebbe essere una spiaggia pubblica.
Il Comune di Mattinata, da noi contattato, chiarisce che dal 2023 sono in corso – anche se attualmente sospesi – lavori di messa in sicurezza delle falesie, avviati con il Commissario per il dissesto idrogeologico. Solo alcuni tratti dell’arenile sud sono ancora accessibili come spiaggia libera. Tutta la zona nord, invece, resta chiusa al pubblico.
Intanto, sui social monta la rabbia: “Quindi l’accesso è pericoloso e vietato solo per chi non paga? Ma se sei cliente dello stabilimento, allora diventa sicuro? È una barzelletta, spero”, scrive un utente. Oggi a rilanciare l’indignazione ci sono anche alcuni turisti stranieri costretti a tornare indietro, dopo aver trovato cancelli sbarrati e staccionate in legno che impediscono il passaggio.
Una storia che si ripete da oltre vent’anni, ma che – con il sopralluogo odierno della Capitaneria – potrebbe ora riaccendere il dibattito istituzionale. Perché il diritto di accedere al mare, in una terra che fa della bellezza la sua bandiera, non dovrebbe essere un privilegio per pochi.
Seguici anche su Instagram – Clicca qui Ricevi gratuitamente le notizie sul tuo Messenger di Facebook. Ecco comeİmmediato