Bari, gli sprechi dell’ospedale Covid: Lerario si difende attaccando e cita 24 testimoni

Mercoledì 04 Giugno 2025, 05:00
Le procedure utilizzate durante il periodo Covid erano conformi alle prassi in uso in quel periodo. L’ex capo della Protezione civile pugliese, Mario Lerario, stavolta va all’attacco e nel processo sugli appalti dell’emergenza (a partire dall’ospedale in Fiera del Levante, il cui costo è lievitato da 8 a oltre 30 milioni) chiama sul banco dei testimoni 24 persone, partendo dai capi della struttura che ha gestito la pandemia: l’ex commissario nazionale all’emergenza, Domenico Arcuri, e l’ex capo della Protezione civile Angelo Borrelli.
La prima udienza del processo (in cui Lerario e altre sei persone rispondono a vario titolo di corruzione, peculato, falso e turbative) si è aperta con un rinvio per l’astensione della presidente del collegio, Anna Perrelli, che da gip ha esaminato (rigettandole in parte) le richieste di misure cautelari presentate dal procuratore Roberto Rossi. Si ripartirà il 1° luglio, sempre davanti alla Prima sezione ma a un diverso collegio, per l’ammissione dei mezzi di prova.
L’accusa ritiene che l’appalto per l’ospedale fu truccato per far vincere (a insaputa del beneficiario) la Cobar di Altamura, aggiustando i punteggi in modo da farla prevalere sull’unico altro concorrente. Lerario...
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La Gazzetta del Mezzogiorno