Benvignante, ormai si apre: "Lavori per 900mila euro"

Conclusi gli importanti lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza, la Delizia Estense di Benvignante, cinquecentesca dimora estiva e riserva di caccia del duca Borso d’este, può aprire i battenti al pubblico ed ai turisti. Come spiega in sintesi l’assessore Sauro Borea: "Si è trattato di un intervento di consolidamento delle strutture portanti, scale, volte, solai e soffitti, coperto, riferibili in particolare ai saloni del piano nobile".
Ora si attende solo l’ok della Sovraintendenza ai Beni Culturali, che darebbe il via alle visite, ora accessibili solo e raramente a scolaresche o piccoli gruppi. "Il via libera – aggiunge Borea – potrebbe già essere attivato a settembre". Il costo dell’operazione si aggira intorno ai 900 mila euro, finanziati dal ministero. Ha interessato anche la riapertura di finestre murate e l’allestimento di tendine. Per raggiungere tali obiettivi si è data un gran daffare anche la locale associazione "Il Torrione", contribuendo con l’organizzazione di eventi, concerti, sagre e momenti di aggregazione, alla realizzazione di una cucina ricavata in una delle due ale terrene dell’antico castelletto.
Un maniero insomma acquistato nel 1990 dal comune di Argenta. Ma che da allora è stato sottoposto ad altre opere di manutenzione ordinaria e straordinaria: rifacimento del tetto e delle merlature crollati sotto il peso delle intemperie e delle infiltrazioni d’acqua; staticità murarie; restauro del parco ed annesso pozzo che hanno riportato alla luce reperti archeologici; adeguamenti fognari ed impiantistici.
Danneggiata nel 2012 dal terremoto, la rocca ha subito ulteriori lavori di consolidamento post sisma a carico della regione Emilia-Romagna, che ha stanziato per questo cantiere circa 330 mila euro.
Sfumato invece il progetto museale aleottiano, e quello di un privato teso a valorizzare l’immobile attraverso la costruzione di una residenza storica. Progettata dall’architetto Pietro Benvenuto degli Ordini, fu eretta nel 1464. Nei secoli passò di mano patendo anche i bombardamenti aerei della 2° Guerra Mondiale.
Passando di mano in mano, nell’800 venne acquistata dal Conte Luigi Gulinelli, che la dotò di scuderie per cavalli da corsa, e modificando la struttura in altezza. Ora è inserita nell’ambito Unesco come "Patrimonio da Salvare", facente anche parte della "Borsa delle 100 città d’arte".
Nando Magnani
İl Resto Del Carlino