Bergamo, ragazzina trovata morta nell’ex fabbrica: le prime ipotesi

Era scomparsa da poche ore, poi il tragico epilogo: una ragazzina è stata trovata morta nella serata del 26 giugno in un’ex fabbrica di Bergamo. La struttura, da tempo in disuso, è stata teatro di un ritrovamento che ora apre scenari inquietanti. Gli investigatori mantengono il massimo riserbo, ma non si esclude alcuna ipotesi.
Ragazzina scomparsa da ore, ritrovata morta nell’ex fabbrica di BergamoIl corpo senza vita di una quattordicenne è stato rinvenuto nella tarda serata di mercoledì 26 giugno, all’interno dell’area compresa tra l’ex stabilimento della Reggiani e il cantiere della nuova tramvia Teb T2, in via Legrenzi. Secondo alcune testimonianze raccolte dalla stampa locale, poco prima delle 21 due uomini sarebbero stati visti accompagnare un’ambulanza all’interno del sito. Subito dopo sono sopraggiunti anche polizia e vigili del fuoco.
Sul posto sono intervenuti gli agenti della Squadra mobile e della Scientifica per i rilievi, insieme ai sanitari del 118. Le autorità hanno immediatamente delimitato la zona, ispezionando anche un capannone vicino.
La vittima è una cittadina ucraina di 14 anni, residente con i nonni alle porte della città. I familiari avevano denunciato la sua scomparsa poche ore prima. Mercoledì, non vedendola rientrare, lo zio e un cugino si sono messi alla sua ricerca, proprio nei pressi dell’ex fabbrica che la giovane era solita frequentare. Sono stati loro, purtroppo, a fare la tragica scoperta: la ragazza sarebbe precipitata dal tetto di un edificio dismesso, ma la dinamica resta da chiarire.
Le indagini sono ancora in una fase preliminare e gli inquirenti procedono con la massima cautela. Da una prima ispezione esterna del corpo, il medico legale avrebbe riscontrato lesioni compatibili con una caduta da un’altezza significativa, ma sarà l’autopsia a stabilire con esattezza non solo le cause, ma anche il momento del decesso.
Al momento non viene esclusa alcuna pista: l’ipotesi di un tragico incidente resta sul tavolo, così come quella di un gesto volontario o di un evento riconducibile all’intervento di terzi.
Gli investigatori stanno raccogliendo testimonianze, analizzando i filmati delle telecamere della zona e cercando elementi utili a chiarire se la ragazza fosse sola o in compagnia al momento della tragedia.
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