Blackout controllo traffico aereo: scontro ENAV-TIM

La sera del 28 giugno si è verificato un guasto nel sistema di trasmissione dei dati radar presso il Centro di Controllo d’Area (ACC) che si trova nell’aeroporto di Linate. Oltre 300 voli sono rimasti a terra o dirottati verso altri scali con ovvi disagi per i passeggeri (alcuni sono stati costretti a rinunciare alle vacanze). Nelle ore successive è iniziato il solito scaricabarile delle responsabilità.
Il problema ha interessato gli aeroporti di tre regioni (Lombardia, Torino e Liguria), ovvero Malpensa, Linate, Orio al Serio, Caselle e Cristoforo Colombo. Come specifica ENAV nel comunicato ufficiale c’è stata un’avaria al sistema di trasmissione dati radar presso il Centro di Controllo d’Area di Milano, responsabile della gestione del traffico aereo sul nord-ovest d’Italia. Intorno alle ore 21:00 del 28 giugno si è creato un “buco” nella mappa che traccia i voli in tempo reale.
ENAV ha sottolineato che “il problema ha riguardato la connettività che consente l’afflusso dei dati radar alla sala operativa e che è garantita da un fornitore esterno di telecomunicazioni, ovvero TIM“. L’ente ha prontamente attivato il sistema di emergenza basato su connettività satellitare, gestito da un provider alternativo, per garantire la gestione sicura dei voli già presenti nello spazio aereo italiano al momento dell’evento.
Questo sistema non permette però la gestione del traffico aereo in tempo reale, quindi sono stati temporaneamente sospesi nuovi decolli e gli ingressi nello spazio aereo del nord-ovest dell’Italia dalle ore 20:20 alle ore 22:20. Il ripristino completo del servizio è avvenuto entro le ore 23:45.
L’amministratore delegato di ENAV (Pasqualino Monti) ha dichiarato che gli ingegneri e i tecnici dell’ente sono intervenuti in tempi rapidi e hanno risolto un problema del provider TIM. La società guidata da Pietro Labriola ha prontamente risposto per sottolineare la sua estraneità ai fatti. TIM evidenzia di aver fornito il supporto a ENAV come previsto dal contratto. Nelle prossime settimane si scopriranno la causa e il responsabile (forse).
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