Brescia, ritrovato morto dopo tre giorni di ricerche l’escursionista Fabio Festa: era in un canalone

In fondo ad un canalone. A 400 metri dal sentiero. L’hanno trovato senza vita i vigili del fuoco, alle 8,30 nel corso della prima perlustrazione in elicottero della mattina. Un dramma chiaro anche dal cielo. Il corpo di Fabio Festa, il 32enne di Chiari del quale non si avevano notizie dalla serata di sabato, era immobile, a terra. Tempo pochi minuti e la conferma al più scontato dei sospetti è arrivata dalle squadre di terra, che l’hanno raggiunto in fondo all’orrido e non hanno potuto fare altro che constatare il suo decesso.
Cosa possa essere accaduto è al vaglio degli uomini del Soccorso alpino che sono intervenuti insieme ai vigili del fuoco, ai militari dei carabinieri e della guardia di finanza e al personale dell’Areu. Fabio Festa non era un escursionista sprovveduto. Si muoveva con tutta l’attrezzatura necessaria anche per uscite in solitaria. Non è da escludere che abbia perso l’orientamento e che, nel tentativo di tornare sul sentiero corretto che dalla piana del Gaver porta al lago della Vacca su una delle rotte più battute dagli appassionati di montagna della provincia di Brescia, abbia messo il piede in fallo e sia precipitato.

Il 32enne era arrivato sui monti tra il lago d’Idro e la Valcamonica sabato, in mattinata. Aveva parcheggiato la sua auto alla piana del Gaver e si era messo in cammino. Era atteso a casa, a Chiari, per la serata, ma a casa non è mai arrivato. I suoi genitori domenica mattina hanno dato l’allarme e fatto scattare le ricerche. Fabio Festa è stato cercato inutilmente per diverse ore nel pomeriggio di domenica tra il Blumone e il lago della Vacca, fino a quando le condizioni di luce lo hanno permesso. I soccorritori si sono rimessi all’opera lunedì, ma sono stati costretti a rinunciare agli elicotteri per via delle impossibili condizioni meteo che si sono abbattute su quell’area della provincia di Brescia. Calato il vento, hanno ripreso con i sorvoli solo oggi.
La localizzazione dell’escursionista è stata possibile grazie all’ultimo segnale lanciato dal suo cellulare, che si è scaricato già nella serata di sabato e non ha mi agganciato la rete, e dall’applicazione che stava utilizzando per seguire il sentiero verso il lago della Vacca.
Una volta recuperato, il corpo di Fabio Festa è stato composto all’ospedale di Esine. Sono in tanti a piangere per la sua scomparsa. A partire dalla tifoseria organizzata del Brescia Calcio, della quale faceva parte. In segno di lutto la Curva Nord ha annullato la festa in programma tra il 25 e il 29 luglio.
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