L'Art Director Angiolini sulla città: «Morta in estate, serve un rilancio

1 lug 2025

angiolini
Arezzo, 1 luglio 2025 – Particolarmente morta in estate, mancano un turismo di livello e strutture adeguate. E' la fotografia scattata di Arezzo da Beppe Angiolini, nominato dal sindaco direttore artistico della città. " E' un momento strano per Arezzo, è vero che il turismo è aumentato, ma oggi manca un turismo se non di lusso, sicuramente più alto - spiega Angiolini -nel periodo di Natale la gente arriva, ma manca un turismo di livello superiore che la città meriterebbe. Arezzo non ha nulla da invidiare a Pisa, Siena o Lucca, basterebbero poco, un po' di investimenti. E' importante rilanciare la città durante l'estate con iniziative ed eventi, con l'arte, invitando anche il mondo della stampa internazionale per promuovere il Saracino e l'Antiquaria”. Per farlo Angiolini punterà anche sul suo ruolo di direttore artistico. "Ringrazio il sindaco per questa nomina - prosegue Beppe - deve farlo in modo più concreto, seguire di più bar e locali, ci sono situazioni trascurate, alcune attività hanno fiori secchi davanti ai menù, luci verdi accanto alla scala di Piero della Francesca, magari con un intervento della Sovrintendenza. Dovremo impegnarci a mantenere alto il gusto della città, mi sento colpevole. Non ci vuole tanto, provare tutti insieme a rilanciare la città soprattutto in certi periodi più morti. Per attirare un tipo di turismo servono anche strutture di livello, mancano hotel di lusso Non ci sono i 5 stelle, siamo carenti di strutture di lusso. Faccio un esempio: doveva venire da me ad un evento importante Victoria Beckham, forse avrebbe portato anche il marito, ma ha rinunciato perché oltre al volo privato Londra Firenze e il trasferimento ad Arezzo, mancava una struttura all'altezza dei suoi standard.
A mancare in questo periodo sono soprattutto i turisti stranieri, il grande caldo poi non incentiva gli arrivi nelle città. Il contesto in cui si aprono i saldi estivi non è dei migliori. «Beppe Angiolini è uomo d'ingegno e imprenditore visionario, le sue parole servono a tenerci vigili. È però giusto ricordare il grande lavoro fatto in questi anni per la promozione turistica del centro storico. Non dimentichiamo i tempi in cui Piazza Grande o la parte alta del Corso apparivano il “deserto dei Tartari”: oggi non è così. Gli eventi che animano la città e la rendono riconoscibile in tutta Italia sono aumentati in quantità e qualità, in questo processo Confcommercio con i suoi imprenditori ha avuto un ruolo importante - dice Catiuscia Fei, direttore aggiunto Confcommercio Firenze-Arezzo - occorre continuare a investire nell'immagine della città, in promozione e organizzazione di eventi. Ma è importante tenere conto del contesto: l'intero comparto turistico europeo attraversa una fase complicata, segnata da crisi economiche internazionali, guerre, contraccolpi. La Germania è in recessione, tanti Paesi mostrano difficoltà, per non parlare degli Usa con tutte le novità politiche che stanno affrontando. È una situazione che pesa ovunque, non solo su Arezzo. Il contributo degli imprenditori locali, che ogni giorno investono e mantengono alta la qualità dell'offerta, è già straordinario. Confcommercio continuerà a fare la sua parte».
La Nazione