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La notte più buia di Kiev: almeno 17 morti e più di 100 feriti in un violento attacco russo

La notte più buia di Kiev: almeno 17 morti e più di 100 feriti in un violento attacco russo

La notte dei 400 droni, la peggiore di sempre; e la notte dei missili, 32, un attacco iniziato in serata e terminato stamattina alle 8.30 quando finalmente le App hanno gracchiato il via libera, nessuna minaccia in vista nei cieli. Il disastro era ormai fatto: 17 morti nella sola Kiev, la città più colpita, e più di cento feriti. Almeno un morto e distruzioni anche a Odessa, l’altra città maggiore sotto tiro diretto.

“Kiev ha subito uno degli attacchi più terribili e sono state attaccate le regioni di Odessa, Zaporizhia, Cernihiv, Zytomyr, Kirovohrad e Mykolaiv”, scrive sui social il presidente Volodymyr Zelensky. La notte di Kiev è terrore infinito. Secondo il capo dell’amministrazione militare della capitale, Timur Tkachenko, “la città è stata attaccata da 175 droni, da almeno 14 missili da crociera e almeno due missili balistici”. Impossibile non solo dormire, anche per chi dopo 40 mesi di bombardamenti notturni si rimbocca le coperte con fatalismo affidandosi alla buona sorte; ma persino fuggire per raggiungere un rifugio. “Nel mio quartiere il ronzio dei droni è continuato senza interruzione per tutta la notte”, raccontano dal quartiere Solomyansky, nel centro della capitale.

Di solito gli attacchi procedono a ondate, e tra un’ondata e l’altra si fa in tempo a correre al rifugio se i canali di monitoraggio segnalano l’arrivo imminente di un altro gran numero di droni o soprattutto dei missili balistici. Ma quando i droni sono già in cielo nessuno si azzarda a uscire di casa per raggiungere un rifugio o una stazione della metropolitana. Nuvole di fumo e incendi, boati di esplosioni, raffiche ci contraerea e i lampi in cielo, le palle di fuoco in volo, la pioggia di detriti. Sui social viaggiano le immagini e i rumori dell’angoscia, le imprecazioni e le lacrime di paura della gente di Kiev atterrita per la notte più violenta di questa ormai lunga guerra.

Il bilancio si aggrava di ora in ora. “Tre morti nel quartiere Darnitsky”, annuncia il sindaco Klitschko. Ma sono finite sotto tiro più di venti zone in otto distretti della capitale, e il quartiere Solomyansky è il più colpito. Le immagini di un padre e una madre abbracciati in lacrime davanti alla casa distrutta in cui è rimasto sepolto il figlio sono un pugno allo stomaco e fanno il giro della rete, come quella in cui lo stesso papà è in ginocchio a pregare a mani conserte davanti alle macerie. Un intero edificio è stato raso a zero: è lì che ci sarebbe la maggior parte dei morti, e il bilancio è ancora parziale.

In un altro edificio, la casa dello studente dell’Aviazione civile, gli studenti se la sono cavata fuggendo nel rifugio sottostante. Si dice spesso che una delle grandi minacce per i civili sia l’abbattimento dei droni in mezzo alle case, perché i detriti infuocati precipitano o deviano la loro corsa finendo su obiettivi imprevisti e casuali, una casa, un parco, una strada; ma un video girato in nottata a Kiev mostra un drone infilarsi dritto in una finestra di un palazzo, senza alcuna deviazione. Ci sono solo poche spiegazioni possibili: o è stato “accecato” dalla guerra elettronica con cui le difese ostacolano gli attacchi, o mirava esattamente quell’edificio civile, magari quella precisa finestra.

Sono discussioni che impazzano, ora, nella piazza anonima dei social. La stessa in cui si cerca di capire quali fossero gli obiettivi principali di questo attacco al cuore dell’Ucraina, oltre a terrorizzare gli abitanti di Kiev. Uno era certamente l’aeroporto Zuljani, il secondo aeroporto civile di Kiev chiuso dall’invasione. Si trova proprio nel quartiere Solomyansky ed è spesso uno degli obiettivi, ma stanotte i russi lo hanno preso particolarmente di mira. “Ho contato 17 esplosioni”, dice uno dei residenti che vive a non più di un chilometro dalle piste. Fumo e incendi, strade chiuse: impossibile verificare i danni, anche perché è un ovvio segreto militare. Secondo il chiacchiericcio della rete, per quello che vale, i russi miravano ad armi difensive e offensive ucraine come il sistema Patriot che dicono di avere localizzato in zona.

"Questi attacchi – dice Zelensky - sono puro terrorismo. E il mondo intero, gli Stati Uniti e l’Europa, devono finalmente rispondere come una società civile risponde ai terroristi. Putin lo fa solo perché può permettersi di continuare la guerra. Vuole che la guerra continui. È sbagliato che i potenti di questo mondo chiudano un occhio. Siamo in contatto con tutti i partner per garantire una risposta adeguata”.

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