Maurizio Cocco assolto: «Ora cercherò solo di dimenticare. Ma non sarà facile»

Parla l'ingegnere italiano rimasto tre anni nel carcere lager di Abijan
Virginia Piccolillo / CorriereTv
«Adesso cercherò solo di dimenticare. Ma non sarà facile»: assolto Maurizio Cocco l'ingegnere italiano rimasto tre anni nel carcere lager di Abijan. Questa mattina è stato accolto il suo ricorso in appello per l'unica accusa rimasta in piedi, dopo quelle iniziali di associazione a delinquere e frode fiscale.
Innocente. Maurizio Cocco, l'ingegnere italiano detenuto per tre anni in Costa d'Avorio nell'inferno del carcere di Abijan, è stato prosciolto da ogni accusa. Nell'udienza d'appello di questa mattina è stato accolto il ricorso contro l'unica accusa che era rimasta in piedi, quella di frode fiscale.
Innocente si era dichiarato da subito l' imprenditore di Fiuggi. Ma nessuno lo aveva creduto. Arrestato insieme a una banda di narcotrafficanti era stato accusato, oltre che di traffico di droga anche di associazione a delinquere. Assolto sin da subito da quelle accuse era rimasto in carcere in via preventiva fino a due settimane fa quando ha pagato una cauzione da 150mila euro (inizialmente fissata in un milione e mezzo di euro), raccolti solo grazie alla solidarietà di molti, ma soprattutto della sua famiglia. In particolare quello di sua moglie, Assunta Giorgilli, che, alla notizia dell'arresto, lo aveva raggiunto in Costa d'Avorio e, cercando di "gridare al mondo la sua innocenza", era stata anche lei accusata dello stesso reato. Anche per lei è scattata l'assoluzione. «Adesso la giustizia ivoriana ha riconosciuto che Maurizio Cocco è innocente. - commenta il suo legale Mario Cicchetti - Rimane l'amarezza per una detenzione ingiusta per la quale una persona per bene è stata lasciata solo, nonostante le reiterate richieste di aiuto. E di questo al nostro Stato chiederemo conto».corriere