No, i donatori di sangue non sono in calo. Ma lo sapevate che c’è un’app che rende più facile donare?

Un gesto semplice ma che può salvare tante vite. È così che molto spesso è stato definito l'atto di donare il sangue. E in effetti è vero. In 35/40 minuti del vostro tempo potreste avere un impatto enorme sulla vita di chi ne ha bisogno. Ma come mai allora sentiamo dire che le donazioni sono in calo? E quali potrebbero essere le eventuali soluzioni?
I donatori tra i 18 e 45 anni sono aumentati di circa 7mila unitàIn realtà, se prendiamo in esame i dati raccolti in occasione della Giornata Mondiale del Donatore di Sangue dal Centro Nazionale Sangue, possiamo notare che, per la prima volta da almeno dieci anni, i donatori tra i 18 e i 45 anni sono aumentati di circa 7mila unità rispetto all'anno precedente. Una bella notizia direte voi. Il problema qual è? È che ciò non è bastato a ribaltare la tendenza ultradecennale all'invecchiamento di questa popolazione: nel 2023 i donatori tra i 18 e i 45 anni hanno rappresentato infatti il 50,7% del totale, mentre solo 5 anni prima, nel 2018, tale percentuale era del 55%.
La startup RossoEd è proprio in questo contesto drammatico che si inserisce Rosso, la startup fondata da Filippo Toni e Chiara Schettino nel 2023 con l'obiettivo di coinvolgere nuovi giovani nella donazione di sangue e sensibilizzare sull'importanza di questo gesto. Inoltre, la startup ha appena lanciato la prima app italiana che consente di prenotare la donazione di sangue e plasma in modo semplice, digitale e immediato.
“Donare sangue non è un'azione da supereroi““Donare sangue è un gesto naturale, ma continua a sembrare un'azione da supereroi. Con Rosso la narrazione è cambiata, è diventata semplice, concreta, e mette al centro una nuova generazione di donatori di sangue e plasma“, racconta Chiara Schettino, co-founder di Rosso.
Come funziona l'appAttraverso l'app, disponibile su Google Play e Apple Store, ogni utente può verificare in pochi minuti la propria idoneità alla donazione grazie a un questionario digitale integrato, facile da compilare. Una volta superata questa fase, si può scegliere dove e quando donare, selezionando il centro di raccolta più comodo tra oltre mille punti disponibili in tutta Italia. Chi è già associato a una realtà donatrice può facilmente filtrare i risultati e prenotare presso la propria sede di riferimento. Il tutto è supportato da un servizio di assistenza via chat, sempre attivo per rispondere a dubbi o accompagnare il donatore passo dopo passo. Inoltre, l'app permette di pianificare donazioni ricorrenti, seguendo anche le esigenze specifiche del territorio in cui ci si trova. Grazie ad un'interfaccia intuitiva basata su una logica di utilità pubblica, l'obiettivo primario dell'app è eliminare le frizioni, fidelizzare i nuovi donatori e contribuire all'autosufficienza nazionale di sangue e plasma.
L'importanza della tecnologiaInsomma, in un paese dove la cultura della donazione è ancora legata a modelli analogici e all'impegno delle generazioni storiche, la tecnologia si è inserita a gamba tesa. Ha modernizzato e potenziato l'intero ecosistema della donazione, rendendolo più vicino alle persone. E' un alleato fondamentale per salvare vite in modo più efficiente e per costruire una cultura della solidarietà anche digitale. Ora sta a noi sfruttare questi strumenti per fare la nostra parte, con un clic e un po' di altruismo.
Luce