Prosciolto in appello D'Addario, l'ex manager Sanitaservice vicino a Emiliano: «Serviva la querela»

Mercoledì 02 Luglio 2025, 05:10
Accusa derubricata da peculato in appropriazione indebita e dichiarata improcedibile per mancanza di querela. Sulla base di questo, la Corte di Appello di Bari ha prosciolto da tutte le accuse l’ex direttore generale dell’Amgas Fabrizio D’Addario (nel frattempo nominato amministratore unico della Sanitaservice della Asl Bari e sospeso dopo la condanna di primo grado).
La vicenda riguardava lo smantellamento di un campo rom abusivo con mezzi Amiu in un cantiere edile privato, nel quartiere Picone, costata a D’Addario - a ottobre 2024, a distanza di 8 anni dai fatti - una condanna in primo grado per peculato a 3 anni di reclusione, oltre alla interdizione perpetua dai pubblici uffici. All’epoca, nel 2016, D’Addario era direttore generale dell’Amgas, ma la storia non riguardava Amgas, bensì un’altra società partecipata del Comune di Bari, l’Amiu. D’Addario, cioè, era accusato di aver fatto da intermediario tra Amiu e l’imprenditore barese Nicola Mininni perché venissero rimossi rifiuti ingombranti, residui di un campo rom abusivo, dal cantiere in viale Pasteur dove la ditta dell’imprenditore, la Mi.Edil., doveva realizzare un complesso residenziale. Oltre D’Addario (difeso dall’avvocato Michele Laforgia) e lo stesso Mininni (difeso da Filiberto Palumbo), in primo grado era stato condannato a tre anni pure Nicola Ferrara (all’epoca caposquadra di Amiu, assistito da Piero Nacci Manara)...
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La Gazzetta del Mezzogiorno