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Restauro in vista per Santa Giustina e l'abbazia di Praglia: pronti 4,5 milioni di euro

Restauro in vista per Santa Giustina e l'abbazia di Praglia: pronti 4,5 milioni di euro

Lavori in corso nelle chiese di Santa Giustina a Padova e di Santa Maria Assunta di Praglia: le due più importanti chiese benedettine del Padovano sono attualmente oggetto di particolare attenzione da parte dello Stato.

Per la messa in sicurezza statica e sismica della chiesa di Santa Giustina, il Ministero della Cultura ha stanziato 1,55 milioni di euro, che la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e le province di Belluno, Padova e Treviso ha destinato allo studio, al rilievo e alla diagnostica dello stato conservativo generale. Grazie alla collaborazione dell’Università di Padova (Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale), il nuovo quadro conoscitivo è particolarmente ampio e dettagliato e ha consentito di individuare le principali criticità strutturali della copertura, per risolvere le quali è attualmente in corso la progettazione esecutiva.

Parallelamente, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, attraverso il Provveditorato Interregionale per il Veneto, il Trentino-Alto Adige e il Friuli Venezia Giulia, nello spirito di condivisione delle iniziative progettuali con il Ministero della Cultura e la Soprintendenza per l’area metropolitana di Venezia e le province di Belluno, Padova e Treviso sta sviluppando la progettazione per il recupero/restauro della cupola maggiore, sulla base della verifica strutturale fornita dalla Soprintendenza e del rilievo effettuato con droni, commissionato dal Provveditorato. A conclusione di questi interventi, le principali criticità conservative di una delle più grandi basiliche della Cristianità dovrebbero risultare risolte.

Anche a Praglia, la chiesa abbaziale dedicata all’Assunta necessitava di un pronto intervento strutturale sulle coperture, generosamente assicurato dal Fec - Fondo Edifici di Culto del Ministero dell’Interno, con lo stanziamento di tre milioni di euro. L’obiettivo è garantire la messa in sicurezza dell’imponente sistema di capriate e del manto di copertura, dello scalone di accesso e del sagrato. Il coordinamento generale è curato, per conto del Fec, dalla Prefettura di Padova, che si avvale del Provveditorato alle Opere Pubbliche per la progettazione e l’esecuzione dei lavori, e della Soprintendenza per l’alta sorveglianza.

Padovaoggi

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