San Francesco Caracciolo, 4 giugno 2025/ Oggi si celebra il Patrono dei Cuochi con festeggiamenti in Abruzzo

Tutti gli anni, il 4 giugno, la Chiesa celebra San Francesco Caracciolo, Protettore dei cuochi per una serie di circostanze storiche che lo legano alla tradizione culinaria italiana. Per prima cosa il luogo di nascita, Villa Santa Maria, in Abruzzo, tradizionalmente nota per aver dato i natali a numerosi cuochi e per la presenza di botteghe di formazione culinaria sin dal XIII secolo. Queste caratteristiche hanno resola cittadina famosa come la “Patria dei Cuochi”. Inoltre il Santo aveva una predilezione per l’Eucarestia che viene anche definita “il Pane di Gesù”.
Il nome di battesimo del santo era Ascanio: il bimbo nacque a Villa Santa Maria, in Abruzzo, il 13 ottobre dell’anno 1563. I suoi genitori, Isabella Barattucci e Ferdinando Caracciolo, erano ricchi, ma ben più nobili di cuore e crebbero il loro figlio nel segno dei valori cristiani e della buona educazione.
Ascanio, sin da piccolo, improntò la sua esistenza nell’amore per la Vergine Maria e l’Eucarestia, rinunciando a ogni debolezza, passione e vizio. A soli 22 anni si ammalò di elefantiasi, una malattia terribile che lo deturpò: nei giorni di sofferenza si avvicinò ancor di più al Signore, prendendo la decisione di consacrare la sua vita a Dio. Così Ascanio fece quando guarì: si recò a Napoli dove, dopo aver studiato teologia, intraprese la strada del sacerdozio.
Nella città partenopea esercitò con dedizione e passione il suo apostolato, assistendo galeotti presso l’Ospizio degli Incurabili e operando miracoli tra i malati. Un giorno Ascanio ricevette per errore una lettera da un certo Agostino Adorno, un nobile di Genova che voleva fondare un istituto religioso, quello che sarà dei Chierici regolari minori.
Nonostante la missiva fosse indirizzata a un suo omonimo, Ascanio accettò subito e, assieme all’Adorno e a Fabrizio Caracciolo, si ritirò all’interno del Convento dei Camaldolesi per 40 giorni, durante i quali contribuì alla scrittura delle regole dell’istituto: Ascanio definì anche le tre regole alle quali tutti i componenti dovevano aderire, ossia l’obbedienza, la castità e la povertà.
I tre compagni ottennero l’approvazione di papa Sisto V a Roma e tornarono a Napoli, dove, durante una solenne processione, Ascanio assunse il suo nuovo nome, Francesco. La nuova congregazione si espanse in tutto il regno e anche in Spagna, nonostante l’opposizione del re Filippo II: riuscì infatti a fondare un istituto anche nella città spagnola di Valladolid.
Francesco Caracciolo operò tra difficoltà e calunnie diffuse da coloro che invidiavano grandemente la sua posizione, ma egli sopportò sempre tutto con umiltà, grazie alla preghiera, al rigido digiuno e a continue opere di carità. Non mancava mai di raccogliere vesti e cibo per i più poveri, dedicando poi molto tempo alla catechesi di bambini. La morte lo colse nell’anno 1608 ad Agnone: nel 1807 il pontefice Pio VII lo dichiarò santo.
Nel 1996, su richiesta della Federazione Italiana Cuochi e con l’approvazione di oltre trenta Ordinari diocesani, la Santa Sede ha proclamato San Francesco Caracciolo Patrono dei cuochi d’Italia. Questa decisione ha riconosciuto la venerazione diffusa tra i cuochi italiani e il legame storico e spirituale del santo con la loro professione.
I festeggiamenti a Villa Santa Maria con tanti cuochi provenienti da tutta ItaliaA Villa Santa Maria il 4 giugno si festeggia San Francesco Caracciolo con l’arrivo di una numerosa delegazione di cuochi i quali portano in dono l’olio con il quale la lampada votiva arderà per tutto l’anno. Si svolgono poi celebrazioni liturgiche, la processione con le sacre reliquie del santo e ben tre giorni di degustazione dei piatti preparati dagli stessi cuochi. Villa Santa Maria è una delle tappe, assieme ad altri paesi come Agnone, Roio del Sangro e Montelapiano, del Cammino Vocazionale dedicato proprio a San Francesco Caracciolo. Molti fedeli, in occasione dei festeggiamenti, si cimentano su questo percorso lungo 30 km circa, nel cuore del verde paesaggio montano del Sangro.
Gli altri Santi del giornoLa Chiesa Cattolica il 4 giugno festeggia anche altri beati e santi oltre a San Francesco Caracciolo, tra i quali si ricordano Santa Buriana di Cornovaglia, Sant’Ottato di Milevi, Beato Varnerio, San Petroc, Beata Menda Isategui, San Filippo Smaldone, Sant’Alonio e soprattutto la Beata Vergine Maria “Salus Populi Romani”, alla quale il pontefice Francesco era molto devoto.
İl sussidiario