Serbia, ancora proteste contro il governo di Aleksandar Vucic

Una notte di Belgrado, quella delle proteste contro il presidente Vucic, al potere da 13 anni. Contro gli oltre 70 arresti dei manifestanti, che l'altro ieri chiedevano elezioni anticipate. Sfilano di nuovo a Migliaia, in piazza, con barricate nelle strade a Belgrado, Novi Sad.

Video amatoriali mostrano cariche della polizia contro i civili in strada. Una cinquantina i poliziati feriti, una ventina i manifestanti. Neanche 12 ore prima, il presidente serbo aveva detto, arresteremo chi attacca la polizia, si tratta di terroristi, provocatori.

Ma gli studenti tornano a protestare, vogliono le sue dimissioni e quelle del governo, del partito progressista serbo. Cortei che sfilano da novembre, da quando una pensilina di cemento è crollata a Novi Sad, uccidendo 15 persone, tra cui un bambino, costruita con materiali scadenti, per cui ora c'è un'indagine per corruzione e negligenza.

In mattinata, il messaggio del ministro degli esteri russo Lavrov, spero che la situazione in Serbia si calmi e che l'Occidente non sostenga una rivoluzione colorata.