Sette donne, quattro zone di guerra: come la violenza di genere è diventata un’arma

UN Women ha parlato con tre generazioni di donne della stessa famiglia di Gaza, che hanno sopportato guerra, sfollamenti e incertezza per decenni (Foto/Suleiman Hajji)
“La violenza contro le donne è un linguaggio universale, ma non è inevitabile”. A dirlo è Loredana Grimaldi, vicepresidente di UN Women Italy, che denuncia come solo lo 0,2% degli aiuti allo sviluppo sia destinato a combattere questo fenomeno. La violenza di genere non si limita alle mura domestiche: nei conflitti armati diventa arma sistematica. Nel 2024 si sono contati 135 teatri di guerra, 61 statali (record dal 1946), e oltre 600 milioni di persone vivono in zone di conflitto. Nel solo 2023, 4 vittime civili su 10 erano donne, il doppio rispetto agli anni precedenti. I casi documentati di stupro come arma di guerra sono aumentati del 50%, raggiungendo i 3.700, ma le cifre reali potrebbero essere molto più alte. Ecco alcune testimonianze e storie vere di donne che vivono o hanno vissuto forme di violenza nei contesti di guerra e di crisi in Afghanistan, Medio Oriente, Sudan e Ucraina, dove opera l’agenzia Onu.
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