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Terme, albergatori in assemblea: «In vent'anni durata media del soggiorno dimezzata»

Terme, albergatori in assemblea: «In vent'anni durata media del soggiorno dimezzata»

L’azienda vitivinicola Quota 101, a Torreglia, è stata la cornice dell’assemblea di Federalberghi Terme Abano Montegrotto, che ha visto a confronto gli albergatori del territorio sulle prospettive del settore termale e turistico del bacino euganeo.

Nel suo intervento, il presidente Walter Poli ha tracciato un bilancio dei primi mesi del 2025, sottolineando l’intenso lavoro svolto su più fronti.L’associazione si è concentrata sulla formazione e sull’aggiornamento professionale, promuovendo corsi e webinar su temi strategici per l’hotellerie termale, dal Lean Management all’analisi dei bandi Pr-Fesr e della Transizione 5.0, dagli strumenti assicurativi contro eventi catastrofali fino ai corsi tecnici e abilitanti, come quelli per assistente Oat, bagnanti e sommelier. Fra i momenti più significativi del primo semestre dell’anno il convegno del 4 giugno scorso "Nuove prospettive per il termalismo euganeo", fortemente voluto per richiamare l’attenzione delle istituzioni e degli altri stakeholder sulle sfide che interessano e che attendo il territorio.

Per quanto riguarda i trend dei flussi turistici, Poli ha espresso preoccupazione per i dati relativi al 2024. Rispetto al 2019, si è registrata una riduzione delle presenze e della durata media dei soggiorni. In vent’anni, quest’ultima si è contratta del 48%, mentre la flessione dei turisti esteri, in particolare da Germania e Austria, impone una riflessione urgente. «Di fronte a questi numeri - ha dichiarato - è necessario un piano di rilancio integrato, condiviso tra pubblico e privato, che coniughi atrattività, sostenibilità, ricerca e promozione». Sul tema della promozione si sono concentrati in particolare molti degli interventi degli associati, che hanno aperto un confronto sulla governance, ma anche sulla necessità, condivisa da tutti, di mettere in campo investimenti significativi e azioni strutturate per rilanciare una destinazione che ha un grandissimo potenziale - basti pensare all’aumento a livello globale della domanda di vacanza all’insegna di salute, benessere e natura - ma che fatica a “raccontare” e promuovere la sua unicità.

Fra i temi toccati da Poli anche l’investimento nella ricerca attraverso il Centro Studi Termali Pietro d’Abano, che ha rafforzato la propria presenza a livello internazionale. Tra i progetti più rilevanti spiccano la creazione di una banca dati sugli organismi presenti nei fanghi termali, preziosa per la tutela della biodiversità e per una gestione scientificamente fondata delle risorse. Il know-how scientifico del Centro studi è stato integrato anche nei prodotti della linea AbanoSPA, che stanno registrando ottimi risultati di mercato anche grazie ai recenti lanci. Un’altra sfida prioritaria indicata da Poli è quella della rigenerazione urbana: «Non possiamo permettere che hotel dismessi e aree degradate ostacolino lo sviluppo del territorio. Occorrono strumenti urbanistici innovativi, come i condhotel e un impegno condiviso tra pubblico e privato per valorizzare il tessuto urbano, migliorare l’accessibilità, la sostenibilità e l’attrattività complessiva».

Sul fronte delle infrastrutture, resta cruciale il problema della mobilità. «La carenza di collegamenti efficienti tra il Bacino Termale, Padova e l’aeroporto - ha spiegato Poli - limita le potenzialità turistiche e lo sviluppo economico. Un sistema di trasporto pubblico moderno e integrato, eventualmente arricchito da un collegamento tranviario dedicato, è indispensabile per connettere il nostro territorio con il resto della regione e del Paese». Un ulteriore tema strategico riguarda «l’imposta di soggiorno, che secondo l’associazione dovrebbe essere vincolata a progetti concreti, misurabili e condivisi, finalizzati alla promozione della destinazione e alla riqualificazione urbana, evitando che si trasformi in un mero strumento contabile». A chiusura dei lavori, Poli ha lanciato un appello per una nuova governance della promozione turistica. «Dobbiamo riscrivere il racconto del nostro territorio – ha affermato – puntando su una narrazione autentica che valorizzi salute, cultura, paesaggio, natura, benessere ed enogastronomia. Solo così riusciremo a intercettare i mercati internazionali e conquistare le nuove generazioni di viaggiatori».

Al termine dell’assemblea si è tenuto anche un workshop gratuito dedicato alle innovazioni digitali per l’hotellerie, con un ospite d’eccezione: Mauro Lupi, Strategy Director di Alecsandria Comunicazione. L’incontro, ospitato negli spazi dell’azienda vinicola Quota 101 a Torreglia, è stato promosso da Federalberghi Terme Abano Montegrotto e Ascom Servizi Padova, con il supporto della Camera di Commercio di Padova, nell’ambito del Progetto PID – Punti Impresa Digitale. Al centro dell’incontro, la riflessione su come la digitalizzazione – e in particolare le soluzioni basate sull’intelligenza artificiale e sull’IA generativa – possa migliorare l’esperienza degli ospiti, ottimizzare i processi e accrescere la competitività delle strutture ricettive. «Abbiamo voluto affiancare all’assemblea un momento formativo su un tema che riteniamo fondamentale – ha spiegato Poli –. La domanda turistica sta evolvendo e le nuove tecnologie rappresentano una leva strategica per ripensare servizi e modelli organizzativi». Questo evento si inserisce in un programma formativo più ampio, portato avanti da Federalberghi Terme Abano Montegrotto in collaborazione con Ascom Servizi Padova, che durante tutto l’anno propone percorsi su temi quali, solo per citare alcuni esempi, sostenibilità, digital marketing e nuove competenze per la gestione della spa.

Padovaoggi

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