Witkoff a Gaza, vigilerà su distribuzione aiuti. Hamas: nessun negoziato finché ci sarà la fame

Almeno 10 palestinesi sono stati uccisi dall'alba di oggi negli attacchi dell'Esercito israeliano (Idf) su Gaza, affermano fonti ospedaliere nella Striscia ad Al Jazeera.Due delle vittime stavano aspettando gli aiuti umanitari vicino al Corridoio di Morag, a sud di Khan Younis. In questo attacco, riporta l'emittente sono rimaste ferite più di 70 persone.
"Siamo pronti a riprendere immediatamente i negoziati, non appena la crisi umanitaria e la fame a Gaza saranno terminate e gli aiuti saranno giunti a destinazione. Continuare i contatti in un periodo di carestia li rende inutili, soprattutto dopo che Israele si è ritirato la scorsa settimana senza alcuna giustificazione, quando eravamo vicini a raggiungere un accordo". Lo ha dichiarato Hamas in un comunicato in merito ai negoziati per un accordo.
"Vogliamo assicurarci che la gente venga nutrita" a Gaza. Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, in un'intervista alla Nbc. A proposito della missione dell'inviato speciale Steve Witkoff e dell'ambasciatore statunitense in Israele Mike Huckabee, attesi oggi nella Striscia, l'inquilino della Casa Bianca ha poi detto di non vedere l'ora di ascoltare il loro rapporto sulla situazione a Gaza. Alla domanda se si fidasse del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu per la gestione degli aiuti statunitensi proprio nella Striscia, Trump ha risposto che "è certamente una persona competente" e ha aggiunto di essere preoccupato per il furto di aiuti da parte di Hamas. "Una buona gestione fermerà tutto questo. Spero che gli israeliani lo facciano", ha sottolineato ancora il tycoon.
A Gaza c'è una situazione di autentico "inferno", con migliaia di persone in preda alla fame e a rischio immediato di morte, mentre appena si entra in territorio israeliano "si arriva in un posto normale": è uno degli aspetti sottolineati in interviste a El País da un gruppo di quattro medici, tre britannici e uno spagnolo, che sono stati recentemente nella Striscia e attualmente si trovano nel paese iberico. Il loro obiettivo, adesso, è denunciare le conseguenze delle azioni militari di Israele. "Mi sembra che gli animali in Regno Unito abbiano più diritti che i palestinesi nella loro terra", sottolinea da Madrid il dottor James Smith, che a Gaza ha lavorato come medico volontario.
Tra continui bombardamenti israeliani e alle prese con la carestia, le famiglie di Gaza "dormono insieme per vivere o morire insieme", aggiunge dal canto suo il chirurgo Graeme Groom, che ora si trova nella capitale spagnola insieme al collega. Mentre il medico spagnolo Raul Incertis, uscito da Gaza pochi giorni fa attraverso il passo di Kissufim e rientrato a Valencia, sottolinea il contrasto tra dentro e fuori la Striscia: "A destra vedevo tutta Rafah distrutta. A sinistra, coltivazioni di olivi e di agrumi tutte ordinate, perfette", afferma.
A patire gli effetti della carestia ora è anche il personale sanitario stesso. "Un collega chirurgo mi ha detto che aveva bisogno di un catetere venoso al braccio mentre operava, perché non mangiava da due giorni", racconta la dottoressa Ana Jeelani. Incertis parla anche delle centinaia di morti per spari israeliani nelle code della fame presso gli spot della Gaza Humanitarian Foundation (GHF): "Abbiamo riportato all'ONU che c'è una tendenza di intenzionalità, perché sono colpi verso la testa e il torace. A volte sparano ai genitali", dice.
"La situazione umanitaria a Gaza è oltre ogni immaginazione". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri tedesco Johann Wadephul dopo aver incontrato alti funzionari israeliani a Gerusalemme, aggiungendo che Israele è "obbligato a inviare in modo rapido e sicuro aiuti umanitari e medici sufficienti per evitare morti di massa dovute a una carestia".
“Israele si trova sempre più in minoranza”, ha affermato il ministro degli Esteri tedesco Johann Wadephul poco prima di partire per Israele e la Cisgiordania. Wadephul ha affermato che è prematuro riconoscere uno Stato palestinese, ma che il processo dei due Stati deve iniziare ora, avvertendo che Berlino potrebbe rispondere a misure unilaterali israeliane. “Una soluzione negoziata a due Stati resta l'unica strada che può offrire alle persone di entrambe le parti una vita in pace, sicurezza e dignità. Per la Germania, il riconoscimento di uno Stato palestinese avviene più che altro alla fine di questo processo. Ma tale processo deve iniziare ora”.
"Ottant'anni dopo l'Olocausto, la Germania sta tornando a sostenere il nazismo", è la risposta del ministro della Sicurezza ed esponente dell'estrema destra israeliana, Itamar Ben Gvir.
"È terribile quello che sta succedendo lì. È una cosa terribile. La gente ha molta fame". Lo ha detto il presidente Usa Donald Trump rispondendo nello Studio Ovale a un giornalista che gli chiedeva se sia in atto un "genocidio".
La Slovenia ha annunciato che vieterà il commercio di armi con Israele a causa della guerra a Gaza. “La Slovenia è il primo Paese europeo a vietare l'importazione, l'esportazione e il transito di armi da e verso Israele” ha dichiarato il governo in una nota, aggiungendo di agire in modo indipendente perché l'Unione “non era in grado di adottare misure concrete” come richiesto.
I negoziatori di Hamas a Doha hanno detto ai mediatori di non essere interessati a riprendere i negoziati per il cessate il fuoco finché non si placherà la crisi della fame a Gaza. Lo dichiarano al Times of Israel un diplomatico arabo e una seconda fonte coinvolta nella mediazione.
Forti le tensioni anche tra Hamas ed Egitto e Qatar. Il caponegoziatore di Hamas, Khalil al-Hayya, ha accusato Il Cairo di complicità nella crisi umanitaria. Ed è arrabbiato con Doha per aver firmato una dichiarazione alle Nazioni Unite che chiedeva a Hamas di disarmarsi e lasciare il potere, affermano le due fonti.
Almeno 111 palestinesi, tra cui 91 persone in attesa di ricevere gli aiuti umanitari, sono stati uccisi e 820 feriti negli attacchi israeliani a Gaza nelle ultime 24 ore. Lo riferisce il ministero della Salute della Striscia di Gaza, controllato dal gruppo terroristico Hamas. I dati diffusi dal ministero non possono essere verificati in modo indipendente e non distinguono le vittime civili dai miliziani di Hamas e degli altri gruppi armati.
Il Washington Post ha pubblicato i nomi dei 18.500 bambini palestinesi uccisi da Israele nella Striscia di Gaza dall'inizio del conflitto, il 7 ottobre 2023. Ad oggi la guerra ha causato oltre 60.000 morti.
I nomi dei bambini e la loro età sono stati forniti dal ministero della Sanità dell'enclave palestinese, che utilizza i registri degli ospedali e degli obitori, così come dati verificati delle famiglie delle vittime e media affidabili. Sebbene sia impossibile registrare ogni decesso, il ministero della Salute di Gaza sta facendo "registrazioni delle vittime in tempo reale di qualità insolitamente elevata", ha detto al quotidiano Michael Spagat, professore di economia all'Università di Londra e presidente di Every Casualty Counts, un'organizzazione internazionale impegnata sulla documentazione delle vittime dei conflitti armati: "Cercano di essere molto attenti e rigorosi e provano costantemente a migliorare l'elenco".
Il Canada intende riconoscere uno Stato palestinese alle Nazioni Unite a settembre, ha dichiarato mercoledì il Primo Ministro Mark Carney. Carney ha detto ai giornalisti che la mossa programmata è stata preconizzata in base all'impegno dell'Autorità palestinese a realizzare le riforme, tra cui l'impegno a riformare radicalmente la sua governance e a indire elezioni generali nel 2026 alle quali Hamas non potrà partecipare.
“Si è parlato di errori anche nell'avere sparato su ambulanze e ucciso medici e infermieri che recavano soccorso a feriti, nell'aver preso a bersaglio e ucciso bambini assetati in fila per avere acqua, per l'uccisione di tante persone affamate in fila per ottenere cibo, per la distruzione di ospedali uccidendo anche bambini ricoverati per denutrizione. È difficile, in una catena simile, vedere una involontaria ripetizione di errori e non ravvisarvi l'ostinazione a uccidere indiscriminatamente. Una condizione raffigurata, in maniera emblematica, dal bambino accolto con sua madre in un ospedale italiano, dopo aver perduto il padre e nove fratelli - tutti bambini - nel bombardamento della sua casa” ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando alla cerimonia del Ventaglio al Quirinale.
Rai News 24