Argentina, confermata dalla Corte Suprema la condanna a 6 anni per l'ex presidente Cristina Kirchner

La Corte Suprema argentina ha respinto il ricorso della ex presidente Cristina Fernández de Kirchner contro una condanna a sei anni per corruzione, confermata in Cassazione. Il massimo tribunale, si legge nella sentenza, ha ratificato la pena di sei anni e il divieto a ricoprire cariche pubbliche. Il presidente Javier Milei ha subito commentato sui social la conferma della condanna nei confronti della ex presidente e leader dell'opposizione. “Giustizia. Fine”. Questo il breve messaggio pubblicato dall’inquilino della Casa Rosada pochi minuti dopo la pubblicazione della sentenza, mentre si trova in visita ufficiale in Israele.
L'ex presidente, vedova del predecessore Nestor Kirchner, ha accusato la giustizia del suo Paese di agire come un partito e di avere messo un “lucchetto” all'opposizione. Lo ha dichiarato in un comizio improvvisato di fronte alla sede del Partito peronista (Partido Justicialista - Pj) di Buenos Aires, pochi minuti dopo la pubblicazione della sentenza. “Dopo il lucchetto ai salari, adesso il partito della giustizia ha messo anche il lucchetto al voto popolare e all'opposizione” ha detto Kirchner, che ha definito i tre giudici del massimo tribunale come un “triumvirato di impresentabili che esegue ordini superiori”.
Kirchner ha poi fatto un paragone tra la sentenza di oggi e il fallito attentato del primo settembre del 2022 nei suoi confronti, affermando che “in quel momento la pallottola non è uscita ma oggi la sentenza sì è uscita”.
Rai News 24