Aumento pedaggi: imbarazzo nella maggioranza, Lega ritira firma dall'emendamento

Emergono contrasti in maggioranza sull'emendamento al decreto infrastrutture che prevede l'aumento dei pedaggi in autostrada dal primo agosto. Da Fratelli d'Italia è filtrato "disappunto" sulla norma, presentata dai relatori pur avendo dato il via libera. E, come annuncia una nota della Lega, il vicepremier e ministro Matteo Salvini chiede di ritirare l'emendamento, firmato dai relatori di tutte le forze di maggioranza, che intende adeguare il valore del sovra-canone sui pedaggi autostradali. Richiesta puntualmente accolta dal Carroccio, che ha ritirato la firma.

Intanto l’opposizione è unita contro l’aumento dei pedaggi autostradali previsto dal primo agosto. "Oggi il governo aumenta i pedaggi imponendo una nuova tassa a chi va in vacanza ad agosto – scrive sui social Elly Schlein -. Noi ci stiamo opponendo in Parlamento. Giorgia Meloni ha cambiato idea pure su questo. La coerenza, questa sconosciuta". Nel suo post la segretaria del Pd ripropone una vecchia card della premier in cui diceva "Fratelli d'Italia dice NO all'aumento indiscriminato dei pedaggi. BASTA scaricare sui cittadini il peso dei favori nei confronti dei concessioni delle autostrade! Siete con noi?".

Accusa il governo anche il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte che su Facebook scrive: "Altro colpaccio della maggioranza Meloni-Salvini-Tajani: hanno proposto l'aumento dei pedaggi in autostrada dal 1 agosto, così aggiungiamo un altro pò di carovita per le vacanze (a chi se le può permettere). Però le tasse le stanno tagliando: ai colossi miliardari del web degli Stati Uniti e alle banche che hanno collezionato extraprofitti. Stiamo dando subito battaglia in Parlamento per fermare questo ulteriore aumento. Basta".

Critiche arrivano poi da Angelo Bonelli, deputato di Avs e co-porta voce di Europa Verde: "Mentre milioni di italiani si preparano alle vacanze estive, il governo Meloni ha pensato bene di fare loro un bel regalo: l'aumento dei pedaggi autostradali – commenta -. Un emendamento al decreto Infrastrutture prevede infatti rincari generalizzati a partire dal primo agosto, colpendo non solo camion e tir, ma anche auto, moto e camper. È questa la destra sociale di Giorgia Meloni? Una destra che alza i costi per le famiglie che si mettono in viaggio e per chi lavora su strada".