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Forza Italia apre alle opposizioni sullo ius scholae, ira di Lega e FdI

Forza Italia apre alle opposizioni sullo ius scholae, ira di Lega e FdI

Forza Italia sfida gli alleati di governo e rilancia sullo "ius Italiae", annunciando di voler mettere ai voti la riforma della cittadinanza, nonostante la contrarietà di Lega e FdI. "Siamo pronti a discuterla con tutti - dice il vicepremier Antonio Tajani - il Parlamento è sovrano.Chiunque vuole votare la nostra proposta la voti".

Dunque, numeri permettendo, gli azzurri sarebbero pronti a far passare lo ius Italiae, come chiamano il loro provvedimento, anche sganciandosi dal resto della maggioranza. Leghisti e meloniani, infatti, non tardano a ribadire il loro no. "Una proposta tecnicamente sbagliata", "irricevibile" anche "dal punto di vista politico", afferma il salviniano Rossano Sasso. Mentre la responsabile immigrazione di Fratelli d'Italia, Sara Kelany sottolinea tagliente: "La legge sulla cittadinanza per noi va bene così e, visto l'esito dei referendum, va bene così anche per i cittadini".

Sul fronte opposizione, il Pd apre con cautela chiedendo agli azzurri di calendarizzare il testo e iniziare a lavorare sui contenuti, mentre il M5s, per voce di Giuseppe Conte, sprona a fare presto: "Lo ius scholae è una nostra battaglia di anni, facciamolo subito". Il timore principale è che si tratti di una "boutade", una "chiacchiera estiva" ma, ciò nonostante, i parlamentari che si fanno avanti per accettare e rilanciare la sfida dei numeri in Aula non mancano. "Se FI porterà al voto una legge sullo ius scholae Azione la sosterrà convintamente", fa sapere Carlo Calenda. Mentre da Iv Matteo Renzi incalza Tajani: "Ha così tanta paura della premier da non portare in Aula quello che dice, quello che ha detto, un anno fa, al meeting di Rimini. Un po' di coraggio, abbia la forza di difendere le sue idee!". Per Riccardo Magi di Più Europa "ci confronteremo nel merito, anche se temiamo che ancora una volta FI non faccia sul serio".

Stesso dubbio insinuato da Avs: "Se questa volta ci sarà una proposta di legge concreta che arriverà effettivamente in Parlamento, pronti a confrontarci nel merito, con l'obiettivo chiaro di allargare i diritti a chi vive, studia e lavora in Italia senza esserne cittadino", dicono Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni. Nel Pd a spingere per l'apertura a Forza Italia sono i riformisti, ma poi è tutto il partito a dirsi pronto al dialogo: "FI calendarizzi subito il provvedimento e iniziamo a lavorare nelle commissioni sui testi", esorta la prima firmataria della proposta di legge del partito sulla cittadinanza, la deputata Ouidad Bakkali. Il referente Immigrazione del partito, Pierfrancesco Majorino rimarca che, "a partire dalla nostra proposta di legge organica sullo Ius soli, siamo aperti al confronto con tutti, quindi anche con Forza Italia. Lo diciamo, pur ritenendo quella proposta dello ius scholae molto parziale e lontana dalla nostra". Ma c'è un primo ostacolo sulla strada della convergenza: Tajani si dice non intenzionato a trattare. "Quella sui dieci anni" di formazione scolastica per ottenere la cittadinanza "é una regola severa ma giusta", la proposta del Pd è "di cinque anni e non va bene", sottolinea.

Se tutto il centrosinistra votasse con FI a favore dello ius Italiae la legge potrebbe passare, si ragiona in ambienti azzurri, dove qualcuno ipotizza anche una sorta di libertà di coscienza trasversale agli schieramenti per tirare la volata al provvedimento. "Le forzature non servono, sono controproducenti e rischiano solo di rompere l'unità della coalizione", avverte da Noi Moderati Maurizio Lupi. E la leghista Silvia Sardone punzecchia: "Invito chi fa questa proposta a guardare l'esito del referendum della cittadinanza. Facciamo proposte su quello che gli italiani vogliono".

Gelo nel partito di Giorgia Meloni, che tuttavia non si scompone: "Non è parte del programma di FdI e non riteniamo che ci sia un'esigenza pressante rispetto a questa tematica - chiarisce Kelany -, ma non viviamo le dichiarazioni di FI come un problema". Il leader di Forza Italia non demorde e spiega che gli azzurri chiederanno di incardinare lo Ius Italiae. Salvo, poi, precisare che non c'è fretta: in Parlamento per ora "è tutto ingolfato, ci sono sette decreti e la riforma della giustizia, la nostra priorità assoluta".

ansa

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