Ha ragione Lollobrigida: anche il troppo abuso di acqua può portare alla tomba
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C’è una misura giusta per l’acqua come per il vino come per il Negroni. C’è senz’altro una misura giusta anche per l’ironia ma laggiù nei social non la troveranno mai
“Ironia sui social”. Quando leggo questa espressione so che qualcuno ha detto qualcosa di sensato. Di regola questo qualcuno non è di sinistra, non è protetto dal conformismo che ti ripara da ogni lazzo, e spesso questo qualcuno si chiama Francesco Lollobrigida. Stavolta il ministro dell’Agricoltura, per difendere il vino come da patriottica missione (Enotria è un altro nome di Italia), ha ricordato che tutto diventa pericoloso se assunto in dose eccessiva. Tutto ma proprio tutto: “L’abuso può avere conseguenze molto negative. Contraccolpi possono riguardare il cervello, il cuore, i reni. È il vino? No, è l’acqua. L’abuso di acqua può portare alla morte”. Eccoli subito a sghignazzare, laggiù nei social, perché non sono capaci nemmeno di consultare Wikipedia alla voce “Intossicazione acuta da acqua”. Per chi non si fida ed esige l’autorevolezza di un’antica istituzione c’era l’Enciclopedia Britannica: “Overhydration”.
Il Fatto quotidiano, proprio il giornale su cui tanti ironici scrivono, da cui tanti beffardi si abbeverano, nell’agosto del 2023 titolò così: “35enne muore per intossicazione d’acqua: ha bevuto 2 litri in 20 minuti”. Una mamma dell’Indiana, forse troppo sudata, forse troppo accaldata, in gita al lago con marito e bimbe si era scolata in fretta delle bottiglie non di Bourbon Whiskey ma di apparentemente innocua H2O. Appena tornata a casa era svenuta e in ospedale, dove l’avevano trasportata, purtroppo era morta. Il tossicologo dell’Indiana University Health Arnett Hospital, sebbene al contrario di Lollobrigida non fosse impegnato a valorizzare il vino, dichiarò: “Ci sono alcuni fattori che possono rendere qualcuno più a rischio, ma la cosa che accade è che hai troppa acqua e non abbastanza sodio nel tuo corpo”. Sembra che sia meglio non superare i due litri al giorno, specie quando si hanno problemi ai reni.
Ciucci e presuntuosi questi ironici. Davvero il riso abbonda sulla bocca degli stolti, e traduco il detto dei padri perché laggiù nei social oltre che in medicina sono scarsi pure in latino. Sicuramente non coltivano il culto di Orazio, il poeta dell’edonismo moderato che avrebbe riconosciuto come fratello sia Lollobrigida sia Carlo Nordio, l’Epicuro veneto: “Non bisogna mai esagerare, i vizi vanno spalmati. È bene averne tanti ma è bene spalmarli in modo che siano equilibrati”. Insomma “est modus in rebus”, c’è una misura giusta per l’acqua come per il vino come per il Negroni. C’è senz’altro una misura giusta anche per l’ironia ma laggiù nei social non la troveranno mai.
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