Il Comune rimuove i manifesti della Lega sul dl Sicurezza. E' scontro politico
"Scippi in metro? Finisci in galera senza scuse", "Occupi una casa? Ti buttiamo fuori in 24 ore" sono i manifesti apparsi a Roma, affissi dalla Lega, e corredati da immagini realizzate con l'intelligenza artificiale, che nel giro di pochi giorni hanno scatenato la polemica.
L'obiettivo, per il partito, è quello di spiegare i contenuti del decreto sicurezza varato dal governo. Dopo alcune segnalazioni dei cittadini, i cartelloni finiscono sul tavolo dell'ufficio capitolino competente, che ne chiede la rimozione o copertura entro 24 ore, giudicando le affissioni "offensive e irrispettose".
È subito botta e risposta. La Lega annuncia che si muoverà in tutte le sedi contro quello che definisce un abuso. A supporto del segretario regionale arriva una nota nazionale del partito, che aggiunge: "Nuovi manifesti verranno diffusi in tutta Italia per difendere la libertà di espressione".
L'amministrazione capitolina respinge al mittente l'accusa di censura e replica spiegando che i cartelloni sono stati rimossi perché non rispettano le norme vigenti sui contenuti etici delle pubblicità e contengono stereotipi su un gruppo etnico. Tra l'altro, concludono, è possibile presentare ricorso. La polemica non finisce qui, in produzione, fa sapere la Lega, ci sarebbero anche magliette da distribuire in tutta Italia.
Rai News 24