Il giusto appello di Mattarella sulle carceri


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Editoriali
Per il capo dello stato i suicidi tra i detenuti sono “un’emergenza sociale”. Parole che il ministro della Giustizia ha fatto sapere di avere ascoltato con "grande attenzione". Ora però servono inverventi concreti
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Ricevendo al Quirinale una delegazione della Polizia penitenziaria guidata dal capo del dipartimento, Sergio Mattarella ha denunciato il tragico fenomeno dei suicidi in carcere: “Si tratta di una vera e propria emergenza sociale, sulla quale occorre interrogarsi per porvi fine immediatamente. Tutto questo deve essere fatto per rispetto dei valori della nostra Costituzione, per rispetto del vostro lavoro, per rispetto della storia del corpo della Polizia penitenziaria, per rispetto dei suoi caduti, vittime del terrorismo e della criminalità che ricordiamo con commozione”. Le condizioni dei detenuti in Italia sono riprovevoli per varie ragioni. Spesso le carceri sono ubicate in edifici arcaici, che non consentono di fornire condizioni di vita accettabili, il che risulta ancora più preoccupante in presenza di un aumento della temperatura come quello al quale stiamo assistendo. Le carceri sono sovraffollate anche per l’insufficiente ricorso a pene alternative e per l’eccessivo utilizzo della carcerazione preventiva. Sono tutte questioni che è possibile, e quindi doveroso, migliorare con interventi legislativi e investimenti adeguati.
C’è poi una questione di cui nessuno parla, ed è il fatto che da tempo immemorabile, per la precisione dal 1990, in Italia non si concedono amnistie. Poi, nel clima di Tangentopoli, è stata adottata una norma che richiede una maggioranza parlamentare amplissima per concederle e non se ne è parlato più. Il clima politico, improntato su uno spirito securitario, non sembra adatto ad affrontare il problema, proprio per questo servono gli appelli del capo dello stato che denunciano le conseguenze di errori e ritardi più che decennali. Intanto il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha dichiarato di porre “grande attenzione” alle parole espresse da Mattarella, elencando gli investimenti stanziati fino a oggi per l’emergenza carceraria. La speranza è che a questi annunci seguano interventi concreti e utili a risolvere l’emergenza.
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