Lista Zaia alle regionali in Veneto? Una mossa che scuote gli equilibri

Treviso, 5 luglio 2025 – Il centrodestra veneto si prepara a una campagna elettorale ancora tutta da scrivere, ma la prima mossa potrebbe arrivare da Luca Zaia. Il presidente della Regione starebbe valutando con determinazione l’ipotesi di rilanciare la “Lista Zaia”, la civica che già nel 2015 e nel 2020 fu protagonista assoluta delle Regionali.

Non una lista di partito, ma una formazione personale, da guidare in prima persona in tutte le province del Veneto "per non disperdere un capitale elettorale importante".
Una mossa che scuote gli equilibri interni alla coalizione: da un lato, darebbe slancio alla campagna e offrirebbe un contenitore per molti candidati legati al territorio; dall’altro, rischia di creare forti tensioni con gli alleati, a partire da Fratelli d’Italia e Forza Italia, contrari all’idea di una civica personale per un presidente uscente.
Il precedente del 2020 e la strategiaLa strategia per le Regionali sarebbe simile a quella già adottata nel 2020, quando la “Lista Zaia” ottenne il 44,5% delle preferenze, contribuendo in modo decisivo al 76,7% dell’intera coalizione. Ma oggi il contesto è diverso: Zaia non può ricandidarsi alla presidenza e Fratelli d’Italia rivendica un ruolo di primo piano nella scelta del candidato e delle liste.
La possibile discesa in campo del governatore – non come capolista della Lega, ma della sua civica – è vista da molti come un modo per mantenere il controllo del consenso personale, evitare che il traino elettorale vada al partito nazionale e, al tempo stesso, offrire spazio a una squadra veneta fortemente identitaria.
Le tensioni nella Lega e il gelo con SalviniDietro le quinte, la partita è anche interna alla Lega. I rapporti tra Zaia e il segretario Matteo Salvini sarebbero tesi da tempo, complice la gestione poco gradita da parte del presidente veneto sul tema della modifica al limite dei mandati.
La “Lista Zaia”, in questo senso, potrebbe rappresentare una forma di contropotere interno: rafforzare la componente territoriale e mettere in difficoltà il simbolo ufficiale del Carroccio. Il governatore riflette: non solo per incidere nel voto regionale, ma forse anche per guardare oltre, a un ruolo di primo piano a livello nazionale o nella guida di grandi realtà pubbliche come Eni o Leonardo.
Il nodo dei candidati mentre la base leghista invita a correre da soliIntanto, la Lega veneta prosegue nella definizione del proprio percorso elettorale. L’obiettivo è costruire una coalizione a sei: Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Noi Moderati, Udc e la lista del candidato presidente.
Al momento, però, nessuna traccia della Lista Zaia all’interno di questo schema. Ma lo scenario potrebbe cambiare.
Oggi, a Treviso, si è tenuta una riunione operativa con oltre 400 sindaci e amministratori locali. Presenti, tra gli altri, il sindaco di Treviso e presidente Anci Veneto Mario Conte, il responsabile enti locali Alessandro Montagnoli e il segretario regionale della Lega Alberto Stefani. Obiettivo: raccogliere le istanze territoriali e cominciare a delineare il programma per il Veneto 2025-2030.
"Siamo una squadra che ha saputo ben amministrare – ha spiegato Montagnoli – e questo ci mette nelle condizioni di esprimere il candidato alla presidenza della Regione”.
Il segretario Stefani, ha aperto la convention chiarendo subito che "noi non siamo contro nessuno nel senso che siamo aperti a una coalizione come io ho sempre sostenuto, una coalizione di governo a livello nazionale, a livello regionale, a livello locale, però è anche vero che la Lega a livello territoriale ha una classe dirigente molto importante e noi non possiamo esimerci da costruire un programma elettorale che parta dalle comunità locali".
Ma dalla base del partito è arrivata la richiesta di "correre da soli" con un nome che deve necessariamente passare dagli organi direttivi del partito.
"La base è giusto che discuta, si confronti e assuma tutte le posizioni che vuole perché è giusto che sia così. Noi siamo un partito molto democratico, molto aperto alla discussione e ovviamente faremo tesoro delle loro proposte, delle loro segnalazioni. Poi è chiaro che siamo in una coalizione di governo a livello nazionale, a livello regionale e noi vogliamo lavorare in continuità" - ha chiarito Stefani.
İl Resto Del Carlino