Meloni prende le distanze da Macron: “Riconoscere lo Stato di Palestina sarebbe controproducente”

La nascita di uno Stato palestinese è un obiettivo da raggiungere. Ma, secondo Giorgia Meloni, non è il momento giusto: al contrario, potrebbe risultare «controproducente». La presidente del Consiglio prende le distanze da Emmanuel Macron, che ha dichiarato l’intenzione della Francia di riconoscere ufficialmente la Palestina, sfidando apertamente le posizioni di Israele e degli Stati Uniti. In un’intervista a Repubblica, Meloni ribadisce la sua posizione, che rimane immutata: «L’ho detto varie volte, anche in Parlamento. L’ho detto alla stessa autorità palestinese e l’ho detto anche a Macron: io credo che il riconoscimento dello Stato di Palestina, senza che ci sia uno Stato della Palestina, possa addirittura essere controproducente per l’obiettivo». Secondo la premier «se qualcosa che non esiste viene riconosciuto sulla carta, il problema rischia di sembrare risolto, quando non lo è». I palestinesi chiedono da tempo un riconoscimento ufficiale a livello internazionale, considerandolo uno strumento per contenere le operazioni militari del governo Netanyahu, che invece interpreta tale mossa come un atto ostile. Meloni chiarisce: «Quanto ho detto è la ragione per la quale essendo favorevolissima allo Stato della Palestina, non sono favorevole al suo riconoscimento a monte di un processo per la sua costituzione». Anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani adotta una linea cauta: «L’Italia è per la soluzione due popoli e due Stati. Ma il riconoscimento del nuovo Stato palestinese deve avvenire in contemporanea con il riconoscimento da parte loro dello Stato di Israele. A noi interessa la pace, non la vittoria di uno sull’altro».
Dal canto loro, i palestinesi hanno accolto l’annuncio di Macron con reazioni discordanti. Nabil Abdel Razek, abitante di Ramallah, dove ha sede l’Autorità Nazionale Palestinese, ha dichiarato all’agenzia di stampa France Presse: «Speriamo che questa decisione venga attuata e che la maggior parte, se non tutti, i paesi del mondo seguano l’esempio della Francia riconoscendo il diritto del popolo palestinese a uno Stato indipendente». «Tutte le decisioni non solo affermano i diritti del popolo palestinese, ma contribuiscono anche a cambiare la violenta realtà nella regione e a stabilire una maggiore stabilità», sottolinea invece Ahmed Ghoneim, attivista politico, all’Afp.
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