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Perché Carola Rackete si è dimessa, e Vannacci fa il bullo…

Perché Carola Rackete si è dimessa, e Vannacci fa il bullo…

L'addio al seggio a Strasburgo

Vanno lette così le sue dimissioni: come un passaggio di consegne interno al partito e finalizzato a un obiettivo comune.

Foto Roberto Monaldo / LaPresse
Foto Roberto Monaldo / LaPresse

La sua missione all’Eurocamera dopo un anno si è conclusa e dunque addio al seggio a Strasburgo, diretta verso altri lidi. Ed è proprio il caso di dirlo, visto che si parla di Carola Rackete, la tedesca ormai ex eurodeputata di Die Linke-Left, colei che da capitana della Sea Watch, nel 2019, aveva sfidato il blocco navale dell’altro Capitano, quello di noialtri, l’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini, in uno scontro culminato in una lunga battaglia giudiziaria, l’ormai noto processo “Open arms”.

“La mia candidatura e il mio mandato – ha spiegato Rackete – hanno sempre mirato a contribuire al rinnovamento del partito Die Linke, un processo che sta procedendo con successo”. Vanno lette così le sue dimissioni: come un passaggio di consegne interno al partito e finalizzato a un obiettivo comune. Ha detto Rackete: “Come persona attiva nei movimenti sociali, io e il mio team abbiamo discusso fin dall’inizio di come dare forma collettivamente al mandato e questo spirito collettivo si sta ora concretizzando attraverso le mie dimissioni. Ringrazio tutti gli elettori e in particolare tutti i membri del partito che hanno riposto in me la loro fiducia”.

Ora, senza l’impegno in Europa, Rackete ha detto di volersi dedicare in modo più costante alle azioni contro la crisi climatica, un tema per cui tanto si era battuta anche a Strasburgo nelle commissioni EVI, ECON e AGRI, con focus sulle persone più colpite dalle conseguenze dell’inazione climatica, ma anche “sull’impatto negativo delle politiche migratorie Ue”, come ha ricordato The Left nel suo messaggio di commiato. Ora il testimone passa a Martin Günther che, ha assicurato Rackete, “continua il lavoro”, ovvero l’impegno per giustizia economica e sociale, crisi climatica, equità internazionale. A commentare le dimissioni è stata anche l’eurodeputata della Sinistra Ilaria Salis, che ha pubblicato una foto con Rackete e ha scritto: “Grazie per il tuo impegno, l’ispirazione e la coerenza. Ci vediamo nelle lotte!”.

Parole al veleno, invece, dall’eurodeputato (e vicesegretario) della Lega Roberto Vannacci, che nel “pensiero” dedicato a Rackete su Facebook prima chiarisce “Non ci mancherai”. Poi si augura che “anche Ilaria Salis e Mimmo Lucano seguano l’esempio. E condisce il tutto con i soliti metodi da bullo: prima uno zoom delle gambe non depilate di Rackete. Poi un collage di tre foto della donna, con sempre l’obiettivo di sottolinearne la ceretta non pervenuta. Insomma: generale, scrittore, politico…e oggi anche estetista.

l'Unità

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