Pier Silvio Berlusconi pronto per la politica (ma Marina lo frena). Nuova Forza Italia e Tajani al Quirinale. Il piano

Tutto ruoto attorno a quel "non lo escludo", riferito alla discesa in campo in politica, pronunciato ieri da Pier Silvio Berlusconi, secondogenito del Cavaliere a capo di Mfe-Mediaset. Secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, la tentazione è fortissima anche se la sorella maggiore, Marina, starebbe cercando di frenare le velleità di Pier Silvio, preoccupata per il futuro delle aziende di famiglia e meno interessata alla strada della politica.
Certamente in Forza Italia se ne parla moltissimo e ieri il vicepremier ha subito commentato dicendo "magari!", anche se chiaramente il ruolo del figlio di Silvio non potrebbe che essere quello di leader degli azzurri e candidato alla presidenza del Consiglio. E' evidente - spiegano fonti parlamentari - che soprattutto al Nord c'è un certo scontento della classe imprenditoriale per l'andamento dell'economia in generale e per la grana dei dazi che non sembra facilmente risolvibile.
D'altronde sia Confindustria che Confagricoltura hanno lanciato l'allarme affermando che anche con tariffe Usa al 10% sarebbe un grosso danno per l'industria italiana nel suo complesso. C'è poi il tema del Nord che non è più rappresentato dalla Lega, visti i voti, e che non trova però figure di riferimento in Fratelli d'Italia. E quindi da queste considerazioni nasce la il progetto di Pier Silvio di scendere in campo come fece il padre nel 1994 per spostare il Centrodestra su posizioni più moderate, non certo con lo Ius Scholae, ed europeiste cercando di emarginare tentazioni e spinte anti-europee come quelle del Carroccio e in particolare del suo vicesegretario Roberto Vannacci.
Come noto Mediaset ha grandi interessi in Europa e soprattutto in Germania e quindi l'obiettivo è quello di avere un governo più vicino possibile a Bruxelles e che non litighi ogni mese o quasi con il presidente francese Emmanuel Macron. Non solo, anche una posizione meno incline e più autonoma rispetto al presidente Usa Donald Trump sarebbe certamente gradita alla famiglia Berlusconi.
Fonti in Transatlantico dicono che in Forza Italia e ad Arcore fanno quasi un sondaggio al giorno su quanto potrebbe valere una discesa in campo di Pier Silvio e certamente il progetto sarebbe quello di andare oltre Forza Italia o comunque di costruire una casa più ampia di moderati e riformisti che inglobi anche Udc, Noi Moderati e magari Azione di Carlo Calenda per cercare di scalare le percentuali e avvicinarsi a Fratelli d'Italia. Anche grazie alla potenza di fuoco delle tv Mediaset.
Pier Silvio ci pensa sul serio in vista delle elezioni politiche 2027, la sorella frena e per Tajani è già pronto un ruolo istituzionale di prestigio come presidente della Camera o del Senato e, perché no, quando verrà il momento anche di presidente della Repubblica.
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