Riforma dei Consigli di Quartiere di Udine: la maggioranza difende l’autonomia

GUARDA IL SERVIZIO VIDEO. I Consigli di Quartiere Partecipati di Udine si avviano verso un futuro di maggiore autonomia dalla politica. Questa è la posizione dei consiglieri di maggioranza Antonella Fiore (Spazio Udine) e Carlo Giacomello (Partito Democratico), entrambi membri dell’Organismo di Supporto, eletto appena sette mesi fa e ora destinato a essere eliminato con la prossima votazione in Consiglio comunale. I due difendono la proposta, nata da un confronto con i coordinatori dei Consigli di Quartiere, che hanno giudicato l’organismo “poco utile”, chiedendo invece un potenziamento del personale dell’Ufficio Decentramento. Sia il consigliere del PD che la rappresentante della Lista Marchiol sostengono che l’eliminazione di questo organo renderà i Consigli più efficienti e meno soggetti a ingerenze politiche dirette.
La ferma replica giunge in risposta alle polemiche sollevate dai due membri di minoranza eletti nell’Organismo di Supporto: i capigruppo della Lega, Francesca Laudicina, e di Fratelli d’Italia, Luca Vidoni, che vedono nella modifica un tentativo di centralizzare il potere e zittire l’opposizione.
“Sopprimere questo organismo non significa ‘mettere il bavaglio all’opposizione’, ma al contrario restituire piena centralità ai Consigli di Quartiere stessi, evitando interferenze e sovrastrutture”, spiegano Fiore e Giacomello. La direzione intrapresa, insomma, è rendere gli organismi di partecipazione “autonomi, liberi da influenze politiche dirette, sia di maggioranza che di minoranza”, affinché possano operare con maggiore efficacia nell’ascolto e nel dialogo con i cittadini. Il sindaco De Toni, nel frattempo, ha spiegato ai microfoni di Telefriuli che si tratta solo di una proposta che sarà discussa al più presto in Consiglio comunale.
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