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Sanità a gettoni: manca il decreto attuativo per le nuove assunzioni

Sanità a gettoni: manca il decreto attuativo per le nuove assunzioni

Orazio Schillaci (Ansa)

Editoriali

Il Servizio sanitario nazionale (Ssn) è allo stremo: stretto tra l'addio ai medici "gettonisti" e il cronico sottodimensionamento degli organici. Serve un effettivo superamento del tetto di spesa, una velocizzazione dei concorsi e investimenti per migliorare le condizioni lavorative

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L’estate 2025 si annuncia come un ulteriore banco di prova per la tenuta del Servizio sanitario nazionale (Ssn), stretto tra l’addio ai medici “gettonisti” e il cronico sottodimensionamento degli organici. Dagli Stati generali della Prevenzione, il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha lanciato un messaggio chiaro: “I gettonisti non possono essere l’unica risposta del Ssn nei reparti di emergenza. Vogliamo medici che entrino dalla porta principale, con concorsi, assunzioni e lavoro a tempo pieno”. La proposta del ministro è quella di utilizzare le risorse necessarie per pagarli per finanziare nuove assunzioni nel Ssn. Una via che si preannuncia però tutt’altro che semplice. I gettonisti, infatti, vengono pagati ricorrendo a quei fondi della voce “beni e servizi” del bilancio, in quanto non soggetta al vincolo del tetto di spesa per il personale. Un escamotage per aggirare un ostacolo contro il quale andrebbero invece a cozzare possibili nuove assunzioni.

A oggi infatti il tetto di spesa per il personale è stato “abolito” solo sulla carta con il decreto per il superamento delle liste d’attesa approvato dal governo a giugno dello scorso anno. A un anno di distanza, non è stato ancora approvato il necessario decreto attuativo a causa verosimilmente della mancata approvazione della “nuova metodologia” Agenas per stimare il fabbisogno di personale, dopo la sperimentazione condotta nel triennio 2022-2024. Senza questo atto, le aziende sanitarie non possono neanche sapere ufficialmente di quanti medici hanno bisogno. A tutto questo va poi aggiunto che le aziende hanno uno scarso interesse ad assumere, dal momento che un dipendente pesa sul bilancio per decenni, mentre un gettonista si può licenziare in qualsiasi momento. Senza un effettivo superamento del tetto di spesa, una velocizzazione dei concorsi e investimenti per migliorare le condizioni lavorative, il rischio concreto è quello di vedere, dal prossimo 31 luglio, peggiorare ulteriormente una situazione ospedaliera già molto difficile.

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