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Agenti IA e sovranità digitale, la visione di Cisco

Agenti IA e sovranità digitale, la visione di Cisco

“La modernizzazione delle reti aziendali è una priorità strategica imprescindibile per l’implementazione efficace dell’intelligenza artificiale e di altre tecnologie emergenti come IoT e cloud computing”. Così Enrico Mercadante, Vice President – Networking EMEA di Cisco ha presentato la ricerca effettuata dal colosso del networking. “In Italia, il 96% dei responsabili IT ritiene fondamentale rinnovare le infrastrutture di rete per supportare l’IA, mentre l’83% sta già aumentando gli investimenti in questo ambito”, ha aggiunto l’Amministratore Delegato di Cisco Italia Gianmatteo Manghi.

Secondo la ricerca, inoltre, le reti moderne, intelligenti e sicure non solo proteggono le performance aziendali da disservizi causati da congestione, attacchi informatici ed errori di configurazione, ma favoriscono la crescita dei ricavi e la riduzione dei costi operativi.

Cisco punta decisamente sul concetto di "Internet of Agents", una piattaforma globale e distribuita in cui agenti di IA autonomi e interoperabili collaborano tra loro. Questa visione di sistemi di IA capaci di operare autonomamente, interagire e prendere decisioni in tempo reale, sembra destinata a rappresentare una delle innovazioni più significative del prossimo futuro.

Cisco propone un modello di rete "AI Ready e sicura" che unifica la gestione cloud-native con quella on-premises, offrendo una piattaforma integrata in grado di monitorare l’esperienza digitale end-to-end e applicare criteri di sicurezza distribuita direttamente nei nodi della rete, superando la necessità di layer esterni. Questa architettura è pensata per garantire sicurezza e sovranità, temi fondamentali in un contesto in cui il 96% delle aziende italiane sta accelerando l’innovazione delle proprie infrastrutture per affrontare le sfide tecnologiche emergenti.

Tre i fronti di applicazione:

Supporto tecnico autonomo: Cisco ha sviluppato agenti IA proprietari come "Sherlock Holmes", capaci di simulare l’esperienza di un tecnico umano, attingendo a milioni di casi risolti per fornire assistenza tecnica automatizzata e precisa.

Cybersecurity avanzata: l’IA è utilizzata per distinguere minacce critiche in scenari di attacchi simultanei e massivi, ottimizzando l’allocazione delle risorse umane verso le emergenze più rilevanti.

Ottimizzazione della collaborazione: l’intelligenza artificiale migliora le interazioni umane nelle attività collaborative, con funzionalità come la soppressione automatica del rumore, la traduzione simultanea e l’analisi del sentiment nei meeting, rendendo le comunicazioni più fluide e inclusive.

Agentic Ops e AI Canvas: il futuro operativo

Cisco ha introdotto la soluzione AI Ops chiamata Agentic Ops, un ambiente collaborativo dove team di rete, sicurezza e applicazioni lavorano insieme a un pool di agenti autonomi sotto supervisione umana tramite un modello LLM proprietario. Questo sistema analizza ticket operativi, attiva agenti per test di rete, analisi log e genera automaticamente piani di remediation da sottoporre all’operatore per esecuzione o rollback. Il primo prodotto basato su questa tecnologia, AI Canvas, sarà rilasciato a ottobre 2025.

Sovranità

Questa trasformazione infrastrutturale si inserisce in un contesto più ampio di innovazione tecnologica. In quest’ottica Cisco ha presentato la collaborazione con Domyn (ex iGenius), per sviluppare soluzioni di IA sovrane, pensate per settori regolamentati quali finanza, sanità e difesa.

Tuttavia, questa fase di grande innovazione tecnologica si accompagna a una realtà aziendale più complessa e delicata per Cisco stessa. Negli ultimi mesi, l’azienda ha infatti annunciato il licenziamento di circa 4.000 dipendenti indipendenti, una misura che si inserisce in un più ampio piano di ristrutturazione che ha coinvolto complessivamente quasi 10.000 lavoratori nel 2024. Questi tagli, motivati dalla necessità di riallineare investimenti e spese in un mercato in rapida evoluzione, hanno generato preoccupazioni sia interne sia sul piano sociale, con segnalazioni di un clima lavorativo difficile e di una comunicazione aziendale percepita come insufficiente. Questo dato non può essere trascurato nel quadro della trasformazione digitale: l’innovazione tecnologica, per quanto promettente, deve essere accompagnata da una gestione attenta e responsabile del capitale umano, per evitare che la rivoluzione digitale si traduca in esclusione e incertezza per i lavoratori.

La Repubblica

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