Ecco Fasteer AI, la piattaforma agentica che costruisce startup da zero

Sono il tema del momento, il “nuovo” capitolo del sempre più esteso universo dell’intelligenza artificiale: parliamo degli agenti, di strumenti capaci non solo di “fare” (scrivere codice o generare contenuti) ma di pensare e di progettare, interagendo fra di essi e con gli esseri umani. E non solo: quando integrati all’interno di un’unica piattaforma, veri e propri team di assistenti AI possono progettare interi business in modo autonomo e coordinato, sostituendosi o affiancandosi ai consulenti umani. Ed è questo il caso di Fasteer AI, l’Agentic Business Platform nata in pancia a FoolFarm, fabbrica di startup specializzata nel mondo degli algoritmi fondata nel 2020 da Andrea Cinelli, uno dei pionieri del digitale in Italia (è stato l’ideatore di portali Web come Libero.it e Alice di Telecom Italia) e figura di spicco nella comunità tech internazionale (nel 2021, è stato eletto tra i top 5 CEO nell’AI dalla rivista Technology Innovator). L’obiettivo del progetto è ambizioso, ed è quello di ridurre da mesi a pochi giorni di lavoro la costruzione di un progetto di impresa, grazie a una “workforce” di agenti AI che collaborano come un vero gruppo di lavoro umano, ciascuno con competenze distinte e coordinati da un super agent. “In FoolFarm – ha spiegato al Sole24ore.com il Ceo e founder della società milanese - abbiamo costruito una piattaforma che prende spunto da soluzioni di vibe coding come Lovable.dev o Replit.com ma va molto oltre la capacità di costruire da zero e in poche ore un sito, una vetrina e-commerce o un’applicazione: la nostra piattaforma comprende una dozzina di agenti con diverse mansioni in grado di cooperare fra loro nativamente e sviluppare new business completi validandoli dall’inizio alla fine, dal concept alla simulazione economico-finanziaria, fino al prototipo e al go-to-market”.
Fasteer si presenta come un ecosistema agentico orchestrato, il cui principio di fondo è quello di gestire in autonomia l’intero ciclo di creazione di un’impresa, dall’idea alla sua validazione fino allo sviluppo del prodotto e alla simulazione del quadro economico-finanziario necessario per sostenerne la crescita. Non stiamo parlando di un singolo tool, insomma, ma di una workforce digitale completa. La sua nascita trova radici nell’attività svolta da FoolFarm in questi anni e più precisamente negli algoritmi, nelle librerie software e nei modelli LLM utilizzati per creare e supportare le startup incubate dal venture builder (otto quelle lanciate fino a oggi, di cui cinque operative, due già oggetto di exit quali Snaproof e Fragmentalis e altre due in fase di negoziazione che sono VoiceMe e AidaGPT). “Abbiamo industrializzato ciò che usavamo nel nostro laboratorio e gli abbiamo dato un vestito più bello e strutturato con l’idea che ogni agente – ha confermato in proposito Cinelli – debba prendere in carico un compito e portarlo a termine, accompagnando lo startupper o l’imprenditore passo dopo passo fino alla definizione del progetto: c’è quello che si occupa di strategia, chi di legal, chi di codice, chi di strategia, finanza, design, prodotto e sviluppo. E sopra tutti c’è Mario, il super orchestratore che coordina il lavoro di tutta la squadra virtuale di manager e sviluppatori”. Se Fasteer, come dice il suo ideatore, segna sostanzialmente la fine della consulenza così come la conoscevamo è forse presto per dirtlo. Certo è che rispetto alle piattaforme agentiche concorrenti, quella di FoolFarm rivendica il pregio di non generare idee standardizzate ma progetti distintivi nella logica “custom business designs”: ogni iniziativa, assicura infatti Cinelli, viene validata in tempo reale attraverso il confronto con oltre 200.000 casi comparabili, integrando variabili come mercato, target, modello economico e vantaggio competitivo. La piattaforma, altro unicum rispetto a un team di consulenti tradizionale, lavora 24 ore su 24 e con aggiornamenti continui (ogni nuova startup che nasce alimenta il sistema, creando un feedback loop che migliora costantemente la qualità degli agenti), garantedo scalabilità a un modello che (sulla carta) può consentire a FoolFarm di affrontare decine di progetti in parallelo mantenendo livelli qualitativi costanti.
Alla base di Fasteer AI, che al momento opera su Google Cloud, c’è un approccio controllato e certificato ai dati, lontano dall’uso generico della Rete che caratterizza molti modelli di Gen AI che vanno per la maggiore. Gli agenti, in altre parole, lavorano su un ecosistema di fonti proprietarie e certificate che include lo storico di oltre cinque anni di attività di venture building di FoolFarm, con centinaia di casi reali di business, più di 40 librerie software interne e banche dati validate come CB Insights, Crunchbase e PitchBook, oltre ad open data europei, dataset verticali di mercato e dati caricati direttamente dal team. Tutte le informazioni vengono processate da un motore di data validation & normalization che filtra e certifica i contenuti eliminando bias e “rumore” mentre in parallelo sono in fase di sviluppo nuovi modelli personalizzati (basati su architetture open source come LLaMA) con l’obiettivo di renderli addestrabili anche in modalità on premise, abilitando l’uso della piattaforma agentica anche sui dati delle aziende utenti, in totale sicurezza e rispetto degli obblighi normativi. Il vantaggio più evidente è nella velocità e nel costo di esecuzione: attività che normalmente richiederebbero settimane vengono completate in giorni, con un grado di accuratezza crescente man mano che l’utente interagisce con gli agenti. “Più attivo gli agenti in modo critico e costruttivo – sottolinea Cinelli – e più il risultato è preciso e contestuale, e meno soggetto a allucinazioni”.
Il percorso di Fasteer è già tracciato: dopo la fase di test e le prime partnership pilota previste per l’inizio del 2026 in Italia (., la piattaforma sarà lanciata ufficialmente negli Stati Uniti la prossima primavera attraverso la filiale di FoolFarm americana, una LLC (Limited Liability Company) con sede a Miami. La roadmap prevede una prima release del Core Coder Agent nel secondo trimestre 2026 e l’estensione progressiva degli altri moduli nel corso dell’anno. Il modello di business, come conferma Cinelli, prevede sia la vendita diretta della piattaforma come un ambiente SaaS modulare (il canone di abbonamento parte da 99 euro al mese e varia in funzione del numero di agenti che si utilizzano), sia la distribuzione in forma indiretta e on premise, attraverso un’offerta “white label” indirizzata a società di consulenza, system integrator e partner enterprise. La visione di FoolFarm è insomma chiara: portare l’AI agentica al servizio dell’innovazione d’impresa, non come semplice tecnologia ma come nuovo modello organizzativo capace di trasformare le aziende in organismi intelligenti e collaborativi. “L’obiettivo non è sostituire le persone – conclude Cinelli – ma dare loro una squadra di intelligenze artificiali che amplifica le capacità di execution, partendo dal presupposto che l’AI non deve solo accelerare, ma deve farlo in modo responsabile”.
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