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L'Europa premia le invenzioni degli architetti del futuro DIRETTA ALLE 18,00

L'Europa premia le invenzioni degli architetti del futuro   DIRETTA ALLE 18,00

Guardano al futuro all'insegna della tutela del pianeta, le dieci invenzioni nate dal lavoro di 17 giovani di tutto il mondo con meno di 30 anni, veri e propri architetti del futuro selezionati dall'Ufficio europeo dei brevetti (Epo) e che oggi in Islanda, a Reykjavik, si sfidano in un'ulteriore gara per tre premi dai titoli suggestivi: 'Costruttori di mondi' per le invenzioni che promuovono la sostenibilità e l'economia circolare; 'Guardiani della Natura' per le invenzioni volte a proteggere gli ecosistemi, e 'Risanatori di comunità' per i progetti all'insegna dell'accesso equo e contro le disuguaglianze. E' la prima volta che ai giovani inventori viene dedicata una cerimonia di premiazione indipendente. Finora, infatti, la premiazione avveniva nell'ambito del Premio Europeo degli inventori, ma adesso si cambia pagina perchè, come ha detto il presidente dell'Epo, António Campinos, "i giovani innovatori sono gli architetti di un domani più luminoso, portano nuove prospettive e soluzioni coraggiose alle sfide più difficili del mondo", Uganda, Austria, Filippine e Spagna sono alcuni dei Paesi di origine dei 17 giovani inventori in gara, accanto a Lituania, Stati Uniti, Francia, Colombia, Svezia, Regno Unito, Cina e Slovacchia.Contro gli sprechi alimentari, i chimici industriali ugandesi Sandra Namboozo e Samuel Muyita hanno realizzato una busta biodegradabile che rallenta la maturazione della frutta. "Dopo il brevetto abbiamo avviato una strartup per la produzione nel nostro Paese", hanno detto all'ANSA. Contro gli sprechi ci sono anche le etichette intelligenti biodegradabili che monitorano la freschezza degli alimenti in tempo reale messe a punto dagli spagnoli Pilar Granado, Pablo Sosa Domínguez e Luis Chimeno. Per il riciclo delle materie primi critiche, come le terre rare, la designer industriale austriaca Franziska Kerber ha sviluppato componenti di carta per dispositivi come i router. "La mia invenzione è un guscio degradabile, un'idea nata per caso e alla quale ho lavorato con l'aiuto di tecnici, a partire da mio padre". Un enzima capace di legarsi a tutte le 17 materie prime critiche è l'invenzione della chimica franco-americana Marie Perrin, che ha appena concluso il dottorato al Politecnico di Zurigo e ora, dopo il brevetto e grazie a un finanziamento della Fondazione Eht, pensa di aprire una start-up. L'ingegnere aeronautico filippino Mark Kennedy Bantugon ha sviluppato un sigillante naturale per aerei ricavato dalla resina di un albero, mentre un sistema che rimuove dall'aria CO2, biossido di azoto e biossido di zolfo è opera dalla colombiana Mariana Pérez. Cattura la CO2 emessa dalle navi il sistema realizzato dagli ingegneri Alisha Fredriksson (Svezia/Regno Unito) e Roujia Wen (Cina), mentre le gemelle statunitensi Neeka e Leila Mashouf hanno sviluppato un processo che converte la CO₂2 industriale in polpa di cellulosa. Il risultato del processo è un filamento biancastro e utilizzabile in tantissime applicazioni, a partire dai tessuti.I lituani Laurynas Karpus, Vykintas Jauniškis e Irmantas Rokaitis hanno sviluppato una piattaforma alimentata dall'intelligenza artificiale per progettare enzimi su misura per la farmaceutica. E' infine dello sloveno Teja Potočnik la piattaforma automatizzata per produrre chip miniaturizzati per l'elettronica del futuro.

ansa

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