La startup di Matilde Giglio apre il suo primo ospedale in India: “Cureremo milioni di persone”

“Quando abbiamo fondato Even, volevamo risolvere i problemi strutturali che rendono il sistema sanitario indiano inefficiente e inaccessibile per milioni di persone. Dopo aver semplificato grazie alla tecnologia l’accesso alla cura primaria e alla diagnostica, oggi facciamo un passo fondamentale anche nella cura ospedaliera”. Così Matilde Giglio, Co-fondatrice di Even Healthcare, startup indiana fondata nel 2021 dall'imprenditrice italiana insieme a Mayank Banerjee e Alessandro Ialongo, annuncia a Italian Tech l'apertura del suo primo ospedale, a Bangalore nel cuore della città in Race Course Road.
Punto di riferimento per oltre 400 mila membri e con ricavi annuali pari a 35 milioni di dollari, Even ha ridefinito l’accesso alle cure primarie in India grazie a un modello intelligente di managed care. Ora, con l'apertura del suo ospedale polispecialistico, la startup healthcare amplia il proprio intervento nella cura secondaria, portando sul mercato indiano un modello sanitario innovativo, si tratta di una struttura con un’impronta fortemente tecnologica, dotata di 70 posti letto, sale operatorie e unità di terapia intensiva.
Previste cure specialistiche in ortopedia, otorinolaringoiatria, ginecologia, chirurgia generale, medicina interna, terapia intensiva e gestione delle malattie croniche. “Oggi molti ospedali si occupano del paziente solo finché è ricoverato. Noi lo seguiamo anche dopo, perché è lì che si misura la qualità della cura”.
La nuova frontiera sanitaria. Il modello EvenIl modello di assistenza di Even affronta una lacuna critica nel sistema sanitario indiano, che attualmente ha uno dei più alti tassi di inflazione medica in Asia. Il mercato sanitario in India, è enorme: valutato a 372 miliardi di dollari nel 2022, con una crescita del 22% di CAGR, ma l'assicurazione privata copre solo una piccolissima parte della popolazione. In India i prodotti assicurativi sono poco favorevoli per i cittadini. L’India ha oggi 1,4 miliardi di persone, una classe media di 350 milioni, e quasi sessanta milioni di famiglie vanno in bancarotta per curarsi. I pazienti fanno i salti mortali solo per ottenere cure di base. Per non parlare del personale medico oberato di lavoro, il burnout è dilagante e i costi continuano ad aumentare.

Il numero di chi vuole un’assicurazione sanitaria cresce del 25% ogni anno. Even offre alle famiglie un’assicurazione per un costo di 200 euro circa l’anno, un pacchetto di qualità che include l’assistenza con una sorta di medico di famiglia, e l’accesso a cliniche e ospedali sul territorio, che stanno costruendo da zero. E che educa alla prevenzione e alla promozione della salute.
Perché l’India?
“Abbiamo scelto di costruire Even in India perché qui c’era — e c’è — un’opportunità unica: progettare da zero un sistema sanitario adatto al XXI secolo. Un sistema basato sulla prevenzione, dove i medici sono incentivati a mantenere i pazienti in salute e non a prescrivere più del necessario per massimizzare i profitti. L’innovazione tecnologica come intelligenza artificiale e robotica è già integrata nei nostri servizi sin dal giorno zero, ma la vera innovazione sta nel rivoluzionare gli incentivi che guidano il sistema sanitario, allineandoli al benessere dei pazienti”.
Cosa significa per lei un ospedale innovativo?
“L’innovazione più grande non è nelle pareti, ma nel modo in cui funziona l'ospedale. In Even, l'assistenza inizia prima di ammalarsi e continua a lungo dopo che il paziente è stato dimesso dall’ospedale. I medici vengono premiati per aver aiutato i pazienti a rimanere in salute, non per aver eseguito ulteriori indagini. La dimissione non è la fine, è solo un altro passo in un percorso di cura che segue per tutta la vita. Per noi, nessuno deve sentirsi solo nel sistema sanitario: i nostri responsabili dell'assistenza gestiscono le pratiche burocratiche, l'assicurazione e i follow-up, in modo che i pazienti possano concentrarsi sul loro benessere. Il tutto col valore aggiunto del digitale che abbatte tempi e costi”.

Nel sistema privato indiano è comune che i medici vengano premiati in base al volume di interventi e indagini eseguite, portando spesso a trattamenti non necessari. In India, i pazienti vengono ospedalizzati da 2 a 3 volte più della media globale. Even sfida apertamente questa logica. “Incentivi distorti portano a cure inappropriate e a esperienze negative per i pazienti. Il nostro obiettivo è rimuovere questi incentivi e ricostruire la fiducia nelle cure sanitarie”.
Oltre alla trasparenza clinica, Even semplifica anche l’esperienza amministrativa: i pazienti non devono più girare tra reparti o gestire pratiche assicurative. A supporto c’è l’Even Care Manager, una figura dedicata che segue ogni paziente in modo personalizzato e digitalizzato. Tutto viene gestito direttamente in camera o da remoto (il valore digitale è centrale), rendendo il processo di dimissione fluido e puntuale. “Sappiamo che essere ricoverati è già abbastanza difficile dal punto di vista emotivo. Non vogliamo che le persone si preoccupino anche dell’aspetto burocratico o dei costi imprevisti”.
Dalla cartella clinica elettronica all’assistente AI
Il mercato della cura secondaria in India è oggi frammentato tra grandi ospedali terziari, focalizzati su casi complessi e costosi, e piccole cliniche private spesso con standard qualitativi insufficienti. I pazienti si trovano così a scegliere tra strutture d’élite poco accessibili perché molto costose, e cliniche locali poco affidabili. Even Hospitals si propone di colmare questa lacuna offrendo cure intelligenti, sicure e accessibili, con prezzi trasparenti e con il supporto dell’assicurazione sanitaria, in un ambiente che privilegia la continuità medico-paziente.
Come funziona?
“Il paziente può parlare con i nostri medici 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana. Praticamente sempre. Abbiamo un efficiente sistema di Cartella Clinica Elettronica costruita da zero sulla nostra piattaforma, che raccoglie tutte le informazioni mediche del paziente, sostituendo la tradizionale cartella cartacea. Al suo interno, è possibile trovare: i risultati di esami e accertamenti, referti, annotazioni mediche, e informazioni di salute preesistenti. Non solo, tramite la nostra App è possibile accedere a centinaia di migliaia di strutture ospedaliere e cliniche con cui siamo integrati attraverso il nostro sistema di back end. Usiamo l’intelligenza artificiale per migliorare il lavoro dei nostri dottori e l’efficienza dei servizi offerti ai pazienti. Per esempio, lo storico clinico è all’interno di una cartella clinica digitale che si aggiorna automaticamente prima delle visite mediche programmate, e le consultazioni sono automaticamente annotate post visita. In sostanza, offriamo una visione completa e aggiornata del percorso di cura del paziente, facilitando la comunicazione tra i professionisti sanitari e migliorando la qualità dell'assistenza. Riducendo gli oneri amministrativi, in modo che il personale possa concentrarsi sui pazienti, non sulle scartoffie. Abbiamo anche un AI care manager, ovvero un chatbot AI con cui i nostri clienti possono interagire in ogni momento che rilascia consigli medici basati sulle nostre linee guida e i loro dati personali”.
Cosa c’è dopo?
“Oggi in India la cura secondaria è il segmento più trascurato. Noi stiamo costruendo un modello intelligente ed etico che metta la salute, e non il profitto, al centro di tutto”.
Nei prossimi 12 mesi, apriremo altri due ospedali a Bangalore e puntiamo ad aprirne oltre 15 in tutta l’India nei prossimi tre anni. L'obiettivo: rivoluzionare il panorama della sanità secondaria nel Paese e portare cure ospedaliere di eccellenza, accessibili e trasparenti a milioni di persone. “L’apertura del nostro primo ospedale è la prova che il nostro team ha il coraggio di innovare dove conta davvero, cambiando le regole del gioco e migliorando l’esperienza dei pazienti. In soli quattro anni siamo cresciuti fino a contare oltre 400 mia membri, gestiamo decine di migliaia di episodi di cura ogni settimana e ora inauguriamo il nostro primo ospedale. Questo dimostra che, partendo da zero, si può costruire un modello sanitario trasparente, sostenibile e scalabile, capace di trasformare la vita di milioni di persone”. Sostenuta da investitori internazionali come Khosla Ventures e Founders Fund, Even ha raccolto oltre 50 milioni di dollari in meno di tre anni.
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