PlayStation Plus compie 15 anni

Il 29 giugno 2024 segna un traguardo per Sony Interactive Entertainment, il PlayStation Plus compie quindici anni, un anniversario che celebra non solo la longevità del servizio, ma soprattutto la sua metamorfosi da semplice requisito per il multiplayer online a ecosistema d’intrattenimento videoludico.

Quando PlayStation Plus debuttò nel giugno 2010, l'industria dei videogiochi stava attraversando una fase di transizione. Sony lanciò il servizio inizialmente come un abbonamento premium per PlayStation 3, per arricchire l’esperienza del suo PlayStation Network, introducendo il concetto rivoluzionario dell'Instant Game Collection, una selezione mensile di titoli gratuiti per gli abbonati. Questa strategia anticipò di anni quello che sarebbe diventato lo standard dell'industria. Per capirlo occorre ricordare che il sistema di abbonamento Xbox Game Pass fa il suo esordio nel 2017.
La filosofia originale era ambiziosa, si proponeva di offrire all’utene/giocatore un’esperienza che andasse oltre al multiplayer online, distinguendosi dalla concorrenza attraverso contenuti premium. In questi primi anni, PlayStation Plus distribuì alcuni videogiochi che avrebbero lasciato il segno, come ad esempio il cult Spec Ops The Line, gettando le basi per quella che sarebbe diventata una ludoteca di oltre 1.100 titoli, tra giochi moderni e classici, nel corso dei successivi tre lustri.

Con l'arrivo di PlayStation 4 nel 2013, PS Plus subì una trasformazione strategica. Il servizio divenne requisito obbligatorio per il multiplayer online, seguendo il modello adottato dalla concorrenza, ma mantenendo la sua impronta distintiva nell'offerta di contenuti premium.
Questo periodo vide l'emergere di fenomeni pop molto interessanti. Titoli come Fall Guys e Rocket League non solo conquistarono milioni di giocatori attraverso PlayStation Plus, ma ridefinirono il panorama del gioco competitivo, rendendolo appetibile e accessibile a un vasto pubblico. Fall Guys, in particolare, raggiunse picchi di popolarità planetaria proprio grazie alla sua inclusione nel servizio, dimostrando il potere trasformativo della piattaforma nel creare successi globali.
La strategia di Sony si rivelò lungimirante: utilizzare PlayStation Plus come trampolino di lancio per titoli indipendenti e AA, creando così un ecosistema dove sviluppatori e publisher potevano raggiungere un pubblico vasto.

Il giugno 2022 rappresenta un momento di svolta, Sony introdusse una ristrutturazione completa del servizio, lanciando tre livelli distinti di sottoscrizione: Essential, Extra e Premium. Questa mossa rispose principalmente alle mutate esigenze del mercato, sempre più orientato verso servizi in abbonamento comprensivi.
In particolare Premium ha visto una crescita costante, registrando un incremento del 18% nell'ultimo anno. Questo livello di sottoscrizione a PS Plus include non solo streaming e cloud, ma anche l'accesso ai classici PlayStation, capitalizzando sulla nostalgia. Trent’anni di videogiochi che hanno segnato i ricordi degli utenti maturi.
Oggi il 38% degli abbonati PlayStation Plus opta per i livelli superiori, generando oltre due miliardi di ore di gameplay annuali nel catalogo esteso. Questi dati testimoniano come il servizio sia riuscito a evolversi da semplice porta per il gioco multiplayer online a servizio evoluto per un’esperienza diversificata.
L'innovazione tecnologica, cloud e streamingL'integrazione delle tecnologie cloud rappresenta l'ultima evoluzione di PlayStation Plus. L'introduzione dello streaming per PlayStation 5 e la compatibilità con PlayStation Portal hanno armonizzato l’intero ecosistema di gioco. Inoltre il 75% degli utenti Premium ha sperimentato il gioco in streaming, dimostrando così un crescente interesse verso questa modalità di fruizione.
Impatto culturale ma con l’ottica di mercatoAl suo debutto PlayStation Plus ha ridefinito il rapporto tra consumatori e contenuti videoludici, democratizzato l'accesso a produzioni di alto profilo, soprattutto permettendo a milioni di giocatori di scoprire videogiochi e generi che altrimenti non avrebbero mai esplorato.
I tempi cambiano e oggi nonostante la pressione esercitata dal modello di Xbox Game Pass, Sony continua a non avere alcuna volontà di cambiare strategia per quanto riguarda la distribuzione dei suoi titoli first-party su PlayStation Plus. A confermarlo è Nick Maguire, vicepresidente dei servizi globali di PlayStation, in un’intervista concessa a Game File. Maguire ha chiarito che le grandi esclusive continueranno ad approdare nel catalogo solo dopo 12-18 mesi dal lancio, sottolineando come l’attuale approccio, che prevede l’arrivo diretto sul servizio di quattro o cinque giochi indie selezionati ogni anno, dia ancora ottimi risultati.
A quindici anni dal suo debutto, PlayStation Plus resta uno specchio delle ambizioni di Sony e del modo in cui l’industria ha imparato a parlare ai giocatori. Tra il peso della tradizione e la corsa all’innovazione, il servizio continua a cercare un equilibrio tra quantità, qualità e visione. Un abbonamento, oggi, non è solo un modo per accedere ai giochi, è una promessa e Sony sembra ancora intenzionata a mantenerla, ma alle sue condizioni.
repubblica