Spazio, “dalla Laguna alla Luna”: debutta il Microsoft Space Lab

Guarda lontano, molto lontano: alle stazioni spaziali orbitanti e ai futuribili avamposti lunari e marziani. Ma presto potrebbe dare ‘una mano’ molto vicino a Venezia, aprendo “nuovi scenari anche di riconversione industriale di aree quali quelle di Porto Marghera”. Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha inaugurato oggi il Venice Microlife space lab: una piattaforma sperimentale per la progettazione di sistemi chimico-fisici e biotecnologici per la produzione di energia, trattamento reflui, creazione di bioraffinerie nelle stazioni spaziali orbitanti e nei futuri avamposti lunari e marziani, nell’ambito del progetto Biomoon. Un sistema finanziato dall’Agenzia spaziale italiana all’interno del bando per gli esperimenti sulla Luna, a cui sta lavorando il GpLab.
Microlife si trova a Fusina, all’interno del Green propulsion laboratory del Gruppo Veritas, la piattaforma di ricerca avanzata finanziata dal ministero dell’Ambiente e dal Comune di Venezia, e vede il coinvolgimento delle Università di Venezia e Padova, già partner di GpLab nei progetti Biomoon e Purple B dell’Agenzia spaziale europea, e di aziende del territorio con competenze specifiche di settore. In questo contesto è stato siglato un accordo tra GpLab Veritas e la società Eie group di Mestre, leader mondiale nei settori dell’astronomia, astrofisica e nelle applicazioni per lo spazio con sviluppo di nuove tecnologie di space living.
I risultati emersi nella sperimentazione (come la produzione di bioidrogeno da batteri immobilizzati, nuovi alimenti da microalghe in grado anche di assorbire la CO2 con più efficacia delle piante, processi di space manufacturing con stampa 3D) “possono aprire nuovi scenari anche di riconversione industriale di aree quali quelle di Porto Marghera”, sottolinea in una nota il Comune di Venezia.
İl Denaro