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Stellantis punta su Google per il futuro delle auto connesse

Stellantis punta su Google per il futuro delle auto connesse

La collaborazione tra Stellantis e Amazon per lo sviluppo di software per le auto è in fase di conclusione. Lo riporta Reuters, citando fonti anonime secondo cui il personale Amazon dedicato al progetto è stato riassegnato o ha lasciato l'azienda. Stellantis ha confermato le indiscrezioni di Reuters, dichiarando a TechCrunch che si orienterà verso un sistema basato su Android per le future piattaforme software dei veicoli.

"Amazon resta un partner prezioso per Stellantis, e le due aziende continueranno a collaborare su diverse iniziative", ha dichiarato il costruttore automobilistico in un comunicato. La partnership proseguirà nell'utilizzo di Amazon Web Services come fornitore cloud e nell'integrazione di Alexa nei veicoli Stellantis.

Nel dicembre 2021, Stellantis aveva presentato un piano per raggiungere 34 milioni di auto connesse su strada entro il 2030, mirando a creare un nuovo flusso di ricavi oltre la vendita dei veicoli. Per concretizzare questo obiettivo, l'azienda aveva siglato accordi con partner strategici tra cui BMW, Foxconn, Waymo e Amazon. La partnership con Amazon è stata annunciata tre anni fa e aveva l'obiettivo di generare 22,5 miliardi di dollari all'anno dai servizi connessi entro il 2024.

Il piano, si legge sul sito di Stellantis, è basato su tre pilastri: STLA Brain, una nuova architettura elettrica e software; STLA SmartCockpit, una piattaforma per applicazioni come navigazione, assistente vocale, marketplace e servizi di pagamento, destinata a offrire esperienze personalizzate a bordo - Amazon era stata coinvolta proprio per supportare lo sviluppo dello SmartCockpit, in particolare per l'adattamento ai comportamenti e interessi dei clienti; AutoDrive, una piattaforma per la guida autonoma sviluppata in collaborazione con BMW. Stellantis, ricorda la testata americana, ha detto che manterrà la propria piattaforma per lo SmartCockpit, ma questa ora sembra destinata a basarsi sul sistema Android di Google, già adottato da numerosi altri produttori automobilistici.

La Repubblica

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