TikTok permette di trasformare in brevi video le fotografie con un click

La corsa ad implementare inedite funzionalità Ai all’interno dei social network è ufficialmente partita. Meta ha già fatto la sua mossa su Instagram, Facebook e soprattutto WhatsApp. X ha integrato Grok in modo sistemico. Ora è TikTok ad alzare l’asticella dei contenuti visivi con AI Alive: una nuova piattaforma che, grazie all’applicazione avanzata dell’intelligenza artificiale, consente agli utenti di trasformare immagini statiche in video dinamici e realistici, utilizzando prompt testuali per guidare la generazione del contenuto. Una novità che si inserisce perfettamente nel DNA di TikTok, da sempre orientato ai contenuti video ad alto potenziale virale, e che dimostra come l’intelligenza artificiale stia diventando un nuovo motore creativo della produzione social.
Basta importare una foto o selezionarne una dalla propria galleria e cliccare sull’icona di AI Alive. Il prompt predefinito è “make this photo come alive” (fai prendere vita a questa foto), ma può essere modificato per specificare cosa si desidera accada nel video. L’elaborazione richiede qualche minuto e restituisce un video di pochi secondi dove i volti si animano attraverso movimenti fluidi, insieme a oggetti e persino cambiamenti ambientali. Il risultato mantiene una buona coerenza visiva, almeno per i prompt più semplici. Come osservato da The Verge, la tecnologia ha ancora margini di miglioramento con le richieste più complesse, risultando talvolta imprecisa. Il video generato può essere scaricato e utilizzato anche al di fuori della piattaforma.
Per prevenire potenziali usi illeciti dei video generati, come i famigerati deepfake, l’azienda ha dichiarato di aver introdotto un processo di controllo multilivello. In primis integrando filtri di moderazione e controllo capaci di valutare se il prompt inserito e il video realizzato siano in linea con la politica di moderazione del social. In secondo luogo, integrando nel video dei metadati di riconoscimento C2PA, un protocollo internazionale che certifica l’origine artificiale del contenuto, garantendone tracciabilità e autenticità.
Misure di sicurezza che però non convincono tutti. I dubbi persistono: molti utenti non verificano l’origine dei contenuti che condividono e i metadati possono essere facilmente rimossi durante la diffusione sui social. Per questo motivo, gli esperti di cybersecurity raccomandano un approccio più strutturato che combini educazione digitale degli utenti, tecnologie di verifica più robuste e responsabilità condivisa tra piattaforme e autorità regolatorie.
Questioni etiche a parte, è indubbio che AI Alive arricchisce l’esperienza d’uso di TikTok: una base utenti enorme, con oltre 1,5 miliardi nel mondo e solo 19 milioni in Italia, segnando un ulteriore passo avanti nella strategia di TikTok: rendere l’intelligenza artificiale uno strumento naturale, fluido e quotidiano per la creazione di contenuti convincenti e virali. E siamo solo agli inizi. TikTok ha annunciato che AI Alive sarà progressivamente potenziato, con l’introduzione di nuove opzioni, tra cui la possibilità di generare video più lunghi, personalizzare ulteriormente i movimenti e integrare effetti sonori realistici.
ilsole24ore