Carta d’identità elettronica obbligatoria dal 2026: senza non si potrà più espatriare

Tutti, o quasi, con un po’ di nostalgia ce la ricordiamo. Magari custodita con cura nel portafoglio o infilata nei cassetti dei documenti importanti ma ora le cose cambiano. La cara vecchia carta d’identità cartacea, fedele compagna di viaggi e vacanze, sta per andare ufficialmente in pensione. Il countdown è partito: dal 3 agosto 2026 non sarà più valida per espatriare, anche se formalmente ancora in corso di validità.
Si chiude così un’epoca e se ne apre un’altra, più digitale e in linea con gli standard europei. Al suo posto c’è lei, la carta d’identità elettronica (Cie): moderna, compatta, con un microchip integrato e pronta a farci entrare in una nuova era di servizi digitali e viaggi senza intoppi.
Carta d’identità elettronica obbligatoria dall’estate 2026A determinare il cambio di rotta ci ha pensato il regolamento 2019/1157 che ha richiesto a tutti gli Stati membri Ue di adottare documenti d’identità con tecnologie avanzate di riconoscimento e sicurezza. Il cuore della novità è la Mrz, la “zona di lettura ottica” presente sulle nuove carte, indispensabile per i controlli automatizzati alle frontiere. È ciò che manca ai vecchi documenti cartacei, motivo per cui non potranno più essere utilizzati per uscire dai confini italiani.
La scadenza ufficiale? È stata fissata al 2031 ma l’Europa ha deciso di anticipare il tutto all’estate del 2026. Tradotto: se vuoi viaggiare fuori dall’Italia, anche solo per un weekend a Barcellona o una gita a Parigi, dal 3 agosto 2026 dovrai avere con te una Cie. E non importa se la tua carta d’identità “vecchia scuola” scade nel 2028: dovrai comunque sostituirla.
I giovani hanno già tra le mani le versioni più moderne ma i dati mostrano come in Italia siano ancora in circolazione oltre 5 milioni di documenti di vecchia generazione, intestati a residenti di piccoli comuni o a persone anziane. Richiederla non è difficile: basterà portare con sé codice fiscale, la vecchia carta e una fototessera recente. Il nuovo formato si potrà ricevere a casa o ritirare in comune pagando 22 euro. Per i minorenni è richiesta la presenza di entrambi i genitori, se si desidera la validità per l’espatrio.
Un’eccezione? Gli italiani residenti fuori dall’Unione europea iscritti all’Aire continueranno, per ora, ad usare la versione cartacea, almeno finché i consolati non saranno attrezzati per il rilascio della Cie.
Perché si passa alla carta d’identità elettronicaLa decisione di salutare definitivamente il documento cartaceo è una scelta di sicurezza e interoperabilità europea. La Cie, infatti, è progettata per integrarsi perfettamente con i sistemi informatici internazionali e garantisce un livello di protezione dei dati personali molto più elevato.
Il suo microchip contactless contiene informazioni biometriche (come l’impronta digitale) e dati anagrafici protetti, che possono essere letti solo da dispositivi autorizzati. Risultato? Controlli più rapidi in aeroporto, meno rischio di frodi e una maggiore tutela della nostra identità. Per capirci meglio: la Cie diventa una chiave d’accesso al mondo digitale della Pubblica Amministrazione, è una vera e propria porta verso l’identità digitale europea che connetterà con servizi, diritti e opportunità. Se non si ha a disposizione il passaporto, dunque, è importante fare questo cambio tempestivamente così da non farsi trovare impreparati la prossima estate.
siviaggia