Quiet-cation: il nuovo volto delle vacanze estive tra silenzio e natura

Cambia il volto delle vacanze estive in Europa, e lo fa in modo silenzioso, quasi discreto, proprio come il trend che sta ridefinendo le scelte di milioni di viaggiatori. Si chiama quiet-cation, un neologismo che unisce le parole quiet (silenzio) e vacation (vacanza) e racchiude una tendenza sempre più diffusa: quella di preferire luoghi tranquilli, lontani dal turismo di massa e dalla frenesia urbana, per rigenerare corpo e mente. Se in passato l’estate era sinonimo di località affollate, movida e caos, oggi cresce il numero di chi sceglie mete meno battute, in cerca di un silenzio che è diventato un bene prezioso.
Secondo i più recenti dati, il 55% degli europei prevede per l’estate 2025 una vacanza in destinazioni poco frequentate o del tutto sconosciute al grande turismo di massa, in netto aumento rispetto al 48% registrato appena qualche mese prima. In parallelo, l’interesse per le mete turistiche tradizionali continua a scendere, con un 45% di preferenze, a testimonianza di un vero e proprio cambio di paradigma. Alla base di tale evoluzione non vi sono solo nuove esigenze individuali, ma anche una maggiore consapevolezza collettiva dei problemi legati all’overtourism, alla tutela ambientale e alla qualità del tempo libero.
Il silenzio come lusso: perché sempre più persone scelgono la quiet-cationNon si tratta di una semplice moda, né di un capriccio passeggero: la quiet-cation affonda le radici in un bisogno profondo che emerge in risposta a un mondo sempre più rumoroso e iperstimolante. Il ritmo incessante delle città, la pressione della vita lavorativa e l’invasione continua di notifiche digitali hanno esasperato il desiderio di disconnessione. In un simile contesto, luoghi silenziosi e remoti rappresentano un rifugio, un ritorno a spazi dove il tempo sembra rallentare e dove è possibile ritrovare un equilibrio perduto.
Come osservava Charlie Chaplin, “il silenzio è un dono che i ricchi non possono comprare”, e oggi quel silenzio diventa la vera ricchezza delle vacanze contemporanee. Chi sceglie una quiet-cation non cerca solo il riposo, ma un’esperienza trasformativa: la possibilità di rigenerare corpo e mente grazie alla calma, alla natura e al distacco dalle fonti di stress quotidiano: si prediligono borghi dimenticati, campagne isolate, sentieri poco battuti e case immerse nella natura.
Un cambiamento che ridisegna il turismo (e il mercato immobiliare)Il fenomeno si intreccia anche con una trasformazione del mercato immobiliare. Secondo Enrico Poletto, esperto del settore e CEO di APP – Aste Private Professionali Auction House, negli ultimi anni è cresciuto l’interesse per l’acquisto di seconde case in aree periferiche e silenziose, spesso lontane dai grandi centri turistici e accessibili grazie a prezzi più contenuti. A differenza del passato, quando si privilegiavano immobili in città per motivi di studio o lavoro, oggi si cerca una casa che sia rifugio e strumento di benessere, dove rifugiarsi per disintossicarsi dalla frenesia quotidiana.
Tale spostamento verso luoghi più defilati non riguarda solo l’immobiliare, ma riflette un cambiamento più profondo nelle abitudini e nelle priorità dei viaggiatori. Anche il modo di muoversi si adegua: cresce la percentuale di europei che sceglie l’auto come mezzo principale per le vacanze, attratti dalla flessibilità e dalla possibilità di raggiungere località non servite dal trasporto pubblico.
Silenzio e benessere: cosa dicono gli espertiA confermare il valore e l’impatto benefico di queste scelte ci sono numerosi studi. La piattaforma Weather.com, che ha contribuito a definire il termine quiet-cation, evidenzia come brevi periodi di silenzio aiutino a ridurre lo stress, migliorare la concentrazione e favorire la rigenerazione mentale. Anche la ricerca scientifica è d’accordo: un esperimento citato dal Guardian ha dimostrato che il silenzio assoluto può stimolare la neurogenesi, ovvero la formazione di nuove cellule cerebrali nell’ippocampo, area del cervello legata alla memoria e all’apprendimento.
Sono dati che non fanno che rafforzare la percezione del silenzio come elemento terapeutico e rigenerativo, capace di offrire benefici concreti a livello fisico e psicologico. Non a caso, sempre più persone scelgono mete dove il silenzio diventa protagonista, insieme a pratiche come meditazione, yoga, passeggiate nei boschi e attività all’aria aperta.
Quiet-cation: una tendenza che guarda al futuro del turismoSecondo Fabio Forlani, professore di Marketing e Management del Turismo all’Università di Perugia, la quiet-cation rappresenta una naturale evoluzione delle precedenti forme di turismo del benessere e detox, ma con una connotazione più profonda. Se il turismo esperienziale degli anni Duemila cercava l’arricchimento grazie a nuove attività, oggi la trasformazione passa tramite la sottrazione: meno rumore, meno stimoli, meno frenesia.
Il fenomeno si inserisce nel più ampio filone del turismo trasformativo, che vede nel viaggio un’occasione per rigenerarsi e migliorare la propria qualità di vita. Non si tratta di un trend passeggero, ma di una dinamica destinata a influenzare a lungo il settore, spingendo verso una maggiore valorizzazione dei territori meno conosciuti e promuovendo pratiche di turismo sostenibile e responsabile.
In Italia, in particolare, la quiet-cation potrebbe rappresentare un’opportunità concreta per ripensare l’offerta turistica, distribuire i flussi in modo più uniforme e proporre ai viaggiatori esperienze autentiche e rigeneranti. In un’epoca dominata dal rumore, scegliere il silenzio può diventare l’atto più rivoluzionario e benefico di tutti.
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