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Turismo a Roma, come scovare il 'sublime' anche nei cliché

Turismo a Roma, come scovare il 'sublime' anche nei cliché

(di Agnese Ferrara) Piazza Venezia, il Quirinale, il Colosseo al chiaro di luna, i pini marittimi (prima e dopo le mutilazioni). Tutto è già stato visto a Roma, città ricca di cliché che i turisti visitano, mappe alla mano, a mo' di pellegrinaggio ma col sogno di scovare qualcosa di non visto dagli altri, quei luoghi segreti che piacciono tanto. Ma c'è qualcosa di non visto nella Città Eterna? Oppure sono i suoi luoghi comuni impressi nei ricordi, nelle fotografie e nei selfie la vera unicità? "È anche nei cliché, contrariamente a quanto si può pensare, che si può scovare la meraviglia di Roma, - risponde Saverio Verini, curatore della mostra in corso al museo Macro di Roma 'Sublime cliché. Festival delle accademie e degli istituti di cultura stranieri a Roma' . Una vasta popolazione di borsisti, ricercatori e artisti stranieri residenti nelle accademie e istituti di cultura cittadini immortala ogni anno gli scorci della Capitale, esaltando qualcosa che sfugge anche nei luoghi da cartolina, rileggendone la storia e le relazioni umane, incluso il difficile stile di vita 'romano' che gli si apre davanti (città complicatissima da vivere). "Roma è da secoli fonte di ispirazione per gli artisti di tutto il mondo, - precisa Verini, - il lavoro dei borsisti, qui fin dai secoli scorsi, è una risorsa unica. Roma è una città dove tutto è già successo, così ricca di stratificazioni vive di stereotipi, dalla retorica della città eterna fino al degrado che l'attraversa. In tale contesto si svelano frammenti, un 'interno' straordinario e anche selvatico. Così la città offre una miniera di metafore visive, con le quali manifesta la sua grazia ingombrante e indecifrabile, tragica e poetica, tra meraviglia e decadenza. Il suggerimento è di rinunciare all'idea dei luoghi ancora non conosciuti. Quanti artisti l'hanno ritratta, cantata, filmata, elogiata, maledetta da sempre? Il segreto è non demonizzare i suoi cliché ma avere occhi per scovare le sorprese che celano ogni volta". "Immaginiamo una guida di Roma per visitatori stranieri e che metta in guardia il suo lettore 'non fidarsi degli stereotipi', - spiega Michele di Monte, storico dell'arte e conservatore a Palazzo Barberini, autore del testo 'Impressionante Roma' incluso nell'interessante catalogo della mostra 'Sublime Cliché', edito da Drago. - Sarebbe una massima aurea per ogni viaggiatore armato di buona volontà. Eppure, perfino la raccomandazione svela la sua retorica perché noi stessi abbiamo 'bagagli', filtri e cliché personali". Di Monte suggerisce: "Si va a Roma per vedere lo spettacolo della città eterna, alla disperata ricerca di qualcosa di sorprendente, di inedito. La risposta è provare a entrare dentro lo stereotipo per scoprine una nuova bellezza, svelata nelle rovine, negli scorci. Nelle opere e nei frammenti esiste un aggregato di leggende, racconti, citazioni, altre opere. Rivedere significa anche riconcepire. Prendiamo l'immagine del Colosseo al chiaro di luna e che a molti parrà insopportabilmente oleografica, da cartolina, ma in quanti ne restano affascinati? Pensiamo allo storico Gregorovius del 1800 che non aveva 'parole per esprimere la tempesta delle emozioni' nel vedere la scena. Vogliamo giudicare tali sentimenti meno autentici?". È così che i borsisti stranieri hanno contribuito alle opere in mostra al Macro. Dall'enorme base di un pino marittimo, radici incluse, ai monumenti colti in momenti unici (come cavalli ed elefanti che scorrazzano a Piazza Venezia o nei giardini di Villa Medici). Inoltre sculture femminili adagiate sui carrelli delle pulizie (degli hotel, delle stazioni eccetera), scenari urbani con al centro pali dismessi che riacquistano una dignità, muri stratificati che ci parlano del tempo o dei graffiti rilevati dai muri del centro di Roma in anni recenti, opera di ignoto (Vincenzo, 'Enzo' Romano) e fatti con un pennarello a punta grossa e che, insieme, diventano un fregio che avvolge lo spazio espositivo. Il Festival delle Accademie e degli Istituti di Cultura stranieri a Roma - Sublime cliché, si svolge fino al 24 agosto al Macro.

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