Allarme sindacato sulle vacanze estive: le aziende non possono usare questo "trucco" per accorciarle

Si avvicina il momento più atteso da milioni di lavoratori: le vacanze estive, un momento di riposo dopo molti mesi di lavoro. Un diritto che, come tutti gli altri riconosciuti dalla legge, è insostituibile e deve essere rispettato a prescindere da qualsiasi pressione aziendale.

Il sindacato USO (Union Sindical Obrera) ha diramato un avviso sul suo canale TikTok per informare i più ignari che le aziende non possono vietare ai propri dipendenti di prendere le ferie, poiché si tratta di un diritto inalienabile.

Il sindacato fa riferimento all'articolo 38 dello Statuto dei Lavoratori ( consultabile a questo link ), che stabilisce che tutti i lavoratori hanno diritto alle ferie annuali e che " in nessun caso la loro durata può essere inferiore a trenta giorni di calendario ". Tale numero può essere pari a 22 giorni lavorativi, se specificato nell'accordo.

A questo proposito, il sindacato insiste sul fatto che nessuna azienda può rifiutare di concedere a un dipendente le ferie e che non può ricorrere a un trucco già noto a molti dipendenti: pagare le ferie invece di concedergliele. USO avverte che " non possono pagarti le ferie invece di concedertele, a meno che tu non lasci l'azienda ".

Il sindacato cita ancora una volta lo Statuto dei Lavoratori come difesa, che chiarisce che questo periodo di ferie " non è sostituibile con un indennizzo economico ". In caso contrario, il lavoratore avrà diritto a presentare un reclamo.

È importante ricordare che i dipendenti devono essere informati delle proprie ferie con almeno due mesi di anticipo , un obbligo che nasce dall'esigenza di garantire ai dipendenti un margine di auto-organizzazione.