La CTM interrompe le elezioni sindacali e provoca uno sciopero nello stabilimento MAHLE

SALTILLO, Coah. - La Confederazione Messicana dei Lavoratori (CTM) ha boicottato giovedì le elezioni per la rappresentanza sindacale presso lo stabilimento MAHLE Pistones di Ramos Arizpe. L'arrivo dei manifestanti della CTM ha portato alla sospensione del lavoro e a scontri tra i lavoratori che uscivano dal terzo turno e quelli che stavano per iniziare il primo.

Il CTM, rappresentato dal leader sindacale dello stabilimento, Arturo Dávila Mesina, si è insediato ai cancelli dello stabilimento per sospendere le attività produttive e impedire così lo svolgimento delle elezioni sindacali.

Dávila Medina ha affermato di aver ricevuto segnalazioni di molestie ai danni dei lavoratori da parte di rappresentanti della confederazione autonoma dei lavoratori e degli impiegati del Messico, CATEM, guidata a livello nazionale da Pedro Haces Barba.

"Ci sono sette casi in cui ci viene riferito che subiscono molestie persino a casa e che vengono costantemente sollecitati a scegliere CATEM come nuovo sindacato. Stiamo raccogliendo prove perché è un sindacato dedito all'intimidazione e al profitto; non difende i lavoratori, ma i propri interessi", ha dichiarato, aggiungendo che la presenza dei membri del CTEM risponde alla richiesta di diversi lavoratori che si sono sentiti aggrediti e molestati da CATEM.

Tuttavia, diversi lavoratori hanno fatto notare che sono i Cetemistas a molestarli per farsi eleggere titolari del contratto collettivo di lavoro e che nelle prime ore del mattino hanno occupato alcuni locali dell'azienda, posizionando nastri per limitare il passaggio dei lavoratori.

"Non ci lasciavano entrare al lavoro. Insieme a persone del sindacato e di altri stabilimenti, hanno aggredito i lavoratori quando arrivavamo e quelli quando uscivamo", ha detto uno degli operai che ha attaccato verbalmente i membri del CTM.

La tensione ha costretto la Segreteria del Lavoro dello Stato di Coahuila a rimanere vigile per prevenire lo scoppio di violenze, mentre il Tribunale Federale del Lavoro per gli Affari Collettivi ha emesso un'ordinanza affinché il CTM rimuovesse il blocco aziendale e ha annunciato l'applicazione di una multa ai lavoratori per un importo pari a 200 volte l'unità di misura, per il fatto che le loro azioni inibiscono la libertà di associazione e la contrattazione collettiva dei lavoratori. Se non accettassero il ritiro del gruppo d'urto, Dávila Medina sarebbe stato arrestato per 36 ore.

"È stato verificato direttamente attraverso i nostri sensi che le persone che portavano striscioni con il logo CTM, gilet rossi e grigi e cappellini con il logo CTM, e coloro che portavano bastoni, sembravano attaccare i lavoratori, il che potrebbe ostacolare il riconteggio", si legge nell'accordo firmato dalla giudice Karime Pérez Guzmán.

Si prevedeva che la votazione avrebbe attirato più di mille lavoratori, distribuiti su tre turni, e si sarebbe dovuta svolgere dalle 13:00 alle 22:00 del 3 luglio. Tuttavia, non essendoci garanzie che le elezioni sindacali si svolgessero, sono state rinviate a data da destinarsi.