Quanto uranio arricchito resta all'Iran per costruire armi nucleari?

L'attacco statunitense e i raid aerei israeliani degli ultimi giorni lasciano un mistero irrisolto tanto importante quanto lo stato degli impianti nucleari attaccati: dove sono i 400 chilogrammi di uranio arricchito in possesso dell'Iran ? L'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (AIEA) ha dichiarato a Bloomberg di non averne notizia da oltre una settimana. Israele e gli Stati Uniti temono che Teheran voglia porre fine al processo di arricchimento , attualmente al 60%, per produrre armi atomiche da lanciare con i suoi missili balistici.

Secondo il Segretario di Stato americano Marco Rubio, l'Iran potrebbe produrre fino a dieci testate nucleari con quella quantità di uranio: "Hanno abbastanza uranio altamente arricchito per produrre nove o dieci bombe. Tutto ciò che devono fare è dedicare un paio di giorni ad arricchirlo dal 60 al 90%". Se il programma nucleare persiano fallisse, questo materiale rischierebbe di finire nelle mani di milizie e gruppi terroristici che lo userebbero per realizzare bombe radiologiche.

L'uranio arricchito è una materia prima utilizzata per alimentare i reattori nucleari e produrre armi atomiche . Non è l'unica fonte disponibile, ma è una delle più importanti. Sulla Terra, l'uranio si presenta solitamente sotto forma di due isotopi: l'uranio -238 e l'uranio-235 . Quest'ultimo è l'unico dei due in grado di generare le fissioni atomiche utilizzate nei reattori e nelle armi nucleari.

In natura, l'uranio-235 è molto raro, spesso inferiore all'1% dell'elemento chimico totale. Un meccanismo di separazione degli isotopi produce uranio-235 "pulito". Concettualmente, persegue un obiettivo simile ad altri processi chimici utilizzati per ottenere la "purezza" in elementi come argento, oro, ecc. Per le centrali nucleari, il livello di uranio arricchito varia a seconda del tipo di reattore, ma in nessun caso supera il 20% . Tuttavia, per lo sviluppo di armi atomiche come la bomba sganciata su Hiroshima, è richiesto un livello di arricchimento del 90% .

Rubio ha dichiarato alla CBS che "nessuno saprà con certezza per giorni" se l'Iran abbia tentato o sia riuscito a spostare uranio altamente arricchito . Un membro del governo iraniano ha dichiarato al Financial Times che sarebbe stato "molto ingenuo mantenere il nostro uranio arricchito" presso le strutture attaccate dagli Stati Uniti. "L'uranio arricchito è ora intatto", ha aggiunto. Un alto funzionario iraniano ha confermato a Reuters che la maggior parte dell'uranio arricchito al 60% era stato spostato in una località sconosciuta prima dell'attacco statunitense. Se confermato, questo spostamento implicherebbe che l'Iran stia nascondendo materiali e attrezzature nucleari al di fuori della portata della supervisione israeliana, statunitense e dell'AIEA.

Diversi paesi hanno sviluppato i propri programmi atomici indipendentemente dall'Occidente, avvolti nel più assoluto segreto. Tra questi , Cina, Corea del Nord, India e Pakistan . Dato il livello di arricchimento nucleare dell'Iran, sia Israele che gli Stati Uniti temono che l'Iran possa entrare a far parte delle potenze nucleari.

Un secondo rischio, ancora poco chiaro, è se l'Iran avesse arricchito l'uranio al 90% prima dell'attacco all'impianto di Fordow, il principale del Paese bombardato dagli Stati Uniti sabato. In tal caso, gli analisti citati dal Financial Times stimano che potrebbero sviluppare due testate nucleari entro pochi mesi.

C'è un terzo rischio: il crollo del regime iraniano potrebbe portare l'uranio arricchito a finire nelle mani di milizie alleate dell'Iran o di gruppi terroristici attraverso il mercato nero. Il materiale potrebbe essere utilizzato per sviluppare bombe radiologiche (comunemente note come bombe sporche), molto meno distruttive ma comunque potenzialmente pericolose.