Il Met di New York esporrà oltre 200 pezzi egiziani

Il Met di New York esporrà oltre 200 pezzi egiziani
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Quotidiano La Jornada, sabato 2 agosto 2025, p. 5
New York. Il Metropolitan Museum of Art (Met) ha annunciato che saranno esposti presso l'istituzione oltre 200 pezzi originali, tra cui sculture e manufatti, raffiguranti immagini delle divinità dell'antico Egitto.
A partire dal 12 ottobre, la mostra Divine Egypt esplorerà la spiritualità e l'arte religiosa di questa civiltà lontana, ma affascinante ed enigmatica.
Saranno esposte rappresentazioni spirituali di queste divinità in templi, santuari e tombe, nonché gli strumenti che davano loro vita nel culto quotidiano, stabilendo una connessione tra il mondo reale e quello divino. Le opere esposte spaziano da statue monumentali a piccole ed eleganti statuette che simboleggiano 25 dei principali idoli dell'epoca, tra cui il dio Horus dalla testa di falco; Sakhmet dalla testa di leone; e il grande creatore degli Egizi, Ra, tra gli altri.
Il direttore esecutivo del museo, Max Hollein, ha osservato che la mostra riunisce le opere più pregiate in prestito da alcune delle principali istituzioni del mondo, tra cui il Fine Arts Museum di Boston, il Louvre di Parigi e la Ny Carlsberg Glyptotek di Copenaghen, anche se più di 140 di questi oggetti appartengono al Met stesso, ha sottolineato.
La galleria ha evidenziato che uno dei suoi pezzi più significativi è una statua in oro massiccio del dio Amon, che adornerà la ricostruzione di una barca divina
, un tipo di imbarcazione che trasportava la divinità principale di un tempio.
Con l'obiettivo di esaminare i modi in cui i re e il popolo dell'Antico Egitto riconoscevano e interagivano con i loro dei, ogni sezione della mostra offrirà un'opportunità immersiva per aprire una finestra sul pensiero e sulla spiritualità di una delle civiltà più durature e sofisticate della storia.
La mostra mette in luce il profondo senso di continuità e rinnovamento con cui gli Egizi affrontavano i grandi misteri della vita e della morte, ancorando le loro risposte alla ricchezza visiva e simbolica della loro arte religiosa, ha concluso il Met.
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